Dibattito / Analisi

Come sta l'economia trentina? Spinelli contro Camera di Commercio e Cgil: «Va tutto bene»

Dopo il report di Bort («segnale che desta preoccupazione») e l’attacco di Grosselli («la giunta non se n’è accorta»), l’assessore replica

ANALISI L'economia trentina nel 2023 secondo la Ccia
GROSSELLI Questa giunta non se n'è accorta
DENUNCIA I dati sbagliati di Spinelli e Manzana
VERTENZA Cisl e Uil "sbagliano a fidarsi di Fugatti"

REPLICA Cisl e Uil: "Avevamo ragione noi"
 

TRENTO. La Camera di Commercio riporta segnali di allarme, la Cgil con Grosselli rincara la dose, ma per la giunta provinciale va tutto bene. E’ l’assessore all’economia Achille Spinelli a rispondere, dopo la pubblicazione del report con l’analisi della Camera di Trento.

Se il presidente Bort aveva detto «Nonostante i dati riferiti a fatturato ed export si mantengano su valori di crescita positivi – spiega Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento – il significativo calo registrato dal loro andamento negli ultimi anni è un segnale che desta preoccupazione. Il senso di incertezza che si registra a livello imprenditoriale riguarda però anche i consumatori, che dimostrano sempre meno fiducia nelle possibilità di miglioramento della loro situazione economica personale e di quella generale», la giunta provinciale contrattacca: «In materia di andamento dell’economia, l’assessore provinciale allo sviluppo economico, lavoro, università, ricerca Achille Spinelli intende fare alcune precisazioni a seguito del dibattito riportato dagli organi di stampa.

«La crescita di un'economia – sottolinea l’assessore - si misura osservando la dinamica dei volumi prodotti e quindi considerando la crescita del Pil in termini reali, al netto della dinamica inflattiva. Nel periodo 2018-2023 la crescita del Pil in Trentino è risultata pari al 6%, valore superiore alla crescita osservata per l’Italia (4%) ma anche a quella del Nord-est (4,7%) e comunque in linea con quella dell’Alto Adige (5,9%).

Anche guardando i dati del periodo 2019-2023 si osserva una più alta intensità di crescita del Trentino (4,4%) rispetto all’Italia (3,5%) e al Nord est (4%) e una crescita in linea con l’Alto Adige (4,3%).

Evidentemente ad alcuni spiace un governo provinciale pronto a spingere sulla generazione del valore in economia, pronto quindi a rafforzare le basi stesse del nostro sistema autonomistico. Io ritengo che la crescita sostenuta del valore prodotto nella nostra provincia sia una notizia positiva, soprattutto se si dimostra avere basi solide».

Ai dati della Cccia, Spinelli contrappone quelli della provincia: «La stima predisposta da Ispat (Stima anticipata del PIL e delle principali grandezze macroeconomiche in Trentino) – evidenzia l’assessore Spinelli – ci dice che nonostante un contesto macroeconomico non favorevole l’economia provinciale nel corso del 2023 ha proseguito la sua fase espansiva. La crescita stimata del PIL è dell’1,3% in termini reali, 4 decimi di punto in più rispetto alla media italiana. In termini di livello, il PIL nominale provinciale dovrebbe superare i 25,5 miliardi di euro, con un incremento di oltre 4 miliardi di euro rispetto al 2019».

Gli aggregati presi in considerazione da Ispat sono: il Prodotto Interno Lordo (PIL), i consumi finali interni, gli investimenti, l’interscambio commerciale e la dinamica trimestrale del valore aggiunto.
«La stima di Ispat – prosegue l’assessore – ci dice che come a livello nazionale anche l’economia provinciale nel corso del 2023 è stata sostenuta in larga misura dai consumi delle famiglie, grazie soprattutto alla vivacità dei consumi turistici. Positivo è stato anche il contributo degli investimenti, in particolare nel settore delle costruzioni e della spesa pubblica locale. A questo proposito si rileva come l’ampio ventaglio di competenze che caratterizza l’autonomia gestionale e finanziaria della Provincia renda quest’ultima ampiamente responsabile della crescita del territorio locale. Al riguardo i dati sopra rappresentati evidenziano come le politiche provinciali della precedente Legislatura abbiano contribuito ad un rapido recupero dei valori del sistema nel 2022, che si è mantenuto nel 2023 e ad oggi è previsto permanga anche negli anni successivi. Una crescita quindi che si sta consolidando pur in un contesto di elevata incertezza».

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