Politica / Soluzioni

Novembre 2022: il sottosegretario Ostellari riceve Fugatti, e promette un "Tavolo" per il carcere di Spini

Il problema del sovraffollamento del carcere di Spini: dai ripetuti richiami della Provincia, ad una convocazione che ancora non si vede

di Gigi Zoppello

TRENTO. Era il 10 novembre 2022, e a Trento l’ufficio stampa della giunta provinciale emanava un trionfale comunicato stampa, con una fotografia del presidente Fugatti che cordialmente salutava il sottosegretario Ostellati, compagno di partito, che aveva incontrato a Roma per discutere della grave situazione di sovraffollamento del carcere di Spini (che nel frattempo si è ancora acuita).

Cosa chiedeva Fugatti? «Il carcere è sovraffollato e abbiamo pochi agenti. Abbiamo chiesto al sottosegretario alla giustizia Andrea Ostellari quanto prima un intervento da parte del ministero perché i numeri attuali dei detenuti sono lontani dai 240 pattuiti nel 2002 con l’accordo tra Provincia e ministero sulla realizzazione del nuovo carcere di Spini di Gardolo» dichiarava il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti a margine dell'incontro.
«Oggi ci sono 348 detenuti a fronte di 174 agenti di polizia penitenziaria - ha ricordato Fugatti - quando, invece, ne erano previsti 227. Il sottosegretario Ostellari si è detto interessato al problema, l'ho invitato a visitare il carcere di Trento e ha assicurato che metterà in agenda quanto prima una visita alla struttura trentina». Promessa mantenuta qualche mese dopo.
«Le carceri non possono essere un mondo a parte: né per i condannati, né per chi ci lavora – ha dichiarato nel suo ufficio  il sottosegretario Ostellari – occorre garantire la piena sicurezza degli agenti della Polizia Penitenziaria e non aggiungere un'ulteriore pena a chi ne sta già scontando una. I fondi destinati alla Giustizia non dovrebbero essere considerati un costo, ma un investimento per la sicurezza e lo sviluppo del Paese».

Da allora? Ostellari è venuto in visita a Trento. Ma l’unica novità, sei mesi fa, la costituzione di un «Tavolo tecnico di confronto», la cui attivazione è stata annunciata il 20 gennaio scorso  dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari che - affiancato dal presidente della Provincia autonoma di Trento e della Regione, Maurizio Fugatti - aveva  incontrato dapprima i sindacati della polizia penitenziaria e successivamente i vertici di Corte d’Appello e Procura della Repubblica. Quindi il sottosegretario aveva visitato la casa circondariale con l’assessore alla salute e politiche sociali Stefania Segnana e il dirigente generale Giancarlo Ruscitti. Presente anche Alberto Rizzo, capo di gabinetto del ministro Carlo Nordio.

L’Ufficio stampa ci ricordava che «Il confronto incentrato sulle questioni che interessano maggiormente il territorio in tema di giustizia, è stato promosso dal presidente Fugatti. Per quanto concerne il sovraffollamento del carcere, il presidente ha ricordato la necessità di rispettare l'accordo siglato al momento della costruzione della struttura penitenziaria da Piazza Dante e dallo Stato. L’accordo prevede una capienza massima di 240 persone: un limite che l'Amministrazione provinciale chiede che venga rispettato, potenziando peraltro la pianta organica per quanto riguarda sia le posizioni amministrative, sia le guardie penitenziarie: "Svolgono un ruolo di primaria importanza per garantire un clima positivo all'interno della struttura, dove la sicurezza rappresenta un elemento fondamentale" ha detto Fugatti, nel ringraziare della propria presenza anche il vicario del prefetto, Massimo Di Donato.
Dopo aver ascoltato le istanze delle rappresentanze sindacali della polizia penitenziaria, il sottosegretario Ostellari si è dunque impegnato ad attivare un Tavolo tecnico, con l’obiettivo di definire una soluzione. “La gestione del carcere di Spini andrà regolata sulla base della convenzione con la Provincia risalente al 2008. Alla luce della disponibilità dimostrata da entrambe le parti, ci si siederà attorno a un tavolo per definire una soluzione che consenta di rispettare gli accordi e definire soluzioni più adeguate ai tempi che stiamo vivendo. Ne va della credibilità delle istituzioni”.

E quindi aspettiamo (da sei mesi) questa convocazione del Tavolo.

Intanto però abbiamo fatto vedere come siamo bravi: «Nel corso della visita compiuta con l’assessore Segnana all’interno del carcere, il sottosegretario è stato accompagnato nelle diverse aree, incluse le sale produttive in cui - tra le altre cose - è stata aperta una pizzeria a cura di un gruppo di detenuti, il cui servizio è rivolto agli ospiti della struttura. Il sopralluogo, al quale hanno preso parte anche la senatrice Elena Testor e la deputata Vanessa Cattoi, ha consentito inoltre di verificare il livello di assistenza sanitaria garantito ai detenuti, dato che la struttura accoglie un numero di persone che supera di molto il limite di capienza».

Una situazione che, però, nella relazione della Garante dei detenuti è definita «grave», sia per il sovraffollamento, sia per la presenza di un gran numero di detenuti con gravi patologia psichiatriche. 

comments powered by Disqus