Vigili del fuoco / I nostri corpi

Ziano, dopo Vaia un salto di qualità e il nuovo drone professionale: vigili all'avanguardia

Trentatré vigili e una storia che affonda le sue radici nella parte finale dell'800. Per il Corpo di Ziano di Fiemme il vero esame di maturità, superato a pieni voti, è stato quello sostenuto quando si è verificata Vaia. La Valle di Fiemme è stata una delle valli più colpite. "Da allora nulla nel nostro settore è più stato come prima" spiega il comandante Christian Tomasini

IL VIAGGIO Le precedenti puntate

Dal 1871 c'è a Ziano di Fiemme un gruppo di persone che dedica buona parte del suo tempo libero, anzi spesso anche di più, alla causa dei vigili del fuoco. Fin dalla sua origine la forza di questo Corpo è stata quella di guardare avanti. Di non fermarsi mai. E così è anche adesso.

Da qualche mese, infatti, i pompieri diretti dal comandante Christian Tomasini hanno a disposizione un drone con la termocamera professionale. Un gioiellino che sta già risultando preziosissimo negli interventi per lo spegnimento degli incendi e su tanti altri fronti, come la ricerca persone.

Quel drone sarebbe servito tantissimo anche in occasione di un evento che ha segnato in modo profondo questa valle: Vaia. 

L'INTERVISTA AL COMANDANTE

Uno strumento di lavoro che anche per i vigili del fuoco volontari del Trentino sta diventando ormai indispensabile. Stiamo parlando dei droni. Il Corpo di Ziano di Fiemme nella seconda parte del 2023 ne ha comprato uno professionale e ha già avuto modo di verificare sul campo quanto sia utile.

“Siamo orgogliosi – spiega il comandante Christian Tomasini – di questo gioiello che ci siamo portati in casa. Lo abbiamo usato anche il 22 dicembre, in occasione di un incendio scoppiato nel centro di Predazzo (10 famiglie sfollate e danni ingenti, ndr)”.

Si tratta di un drone dotato di termocamera: un sistema innovativo che aiuta i soccorritori a rilevare persone e animali che necessitano di soccorso, permettendo di intervenire in modo più rapido ed efficace. Si riesce, tra le altre cose, poi a capire in anticipo come può evolvere un incendio e di conseguenza come muoversi in maniera più incisiva. 

Christian Tomasini, comandante dei vigili del fuoco di Ziano di Fiemme: «A volte la furia della natura ti fa perdere le certezze»

Il nostro viaggio alla scoperta dei vigili del fuoco del Trentino continua con il corpo di Ziano di Fiemme. Ce lo racconta il comandante, Christian Tomasini

“Il nostro drone – prosegue il numero uno dei pompieri di questo centro della valle di Fiemme – è utilissimo anche nelle ricerche persone, non se ne potrebbe più fare a meno. Pensate che le immagini possono essere pure visionate in tempo reale via internet. Un dettaglio non da poco conto. Da Trento – per esempio – si può comprendere subito come è una determinata situazione e l'interazione con chi si trova a coordinare sul posto le operazioni è immediato. Nel nostro corpo ci sono 16 persone abilitate al suo utilizzo”.

Christian Tomasini parla con l’entusiasmo tipico di chi ama quello che fa, nonostante i sacrifici che questo ruolo comporta: “Ho indossato questa divisa nel 2012, otto anni dopo sono diventato comandante. Sono stato fortunato perché mi sono subito ritrovato a che fare con un gruppo di vigili di ottimo livello, sempre pronti a scendere in pista in modo professionale e determinato sia per un intervento sia per un esercitazione. Attualmente siamo in 33 – Ziano ricordo ha una popolazione di 1.700 abitanti circa - e l’età media è di 37,29 anni. Non abbiamo mai avuto problemi di ricambio generazionale: ci sono tanti giovani pronti a far parte del nostro corpo e ogni anno ne immettiamo di nuovi. Per noi  è un orgoglio". 

Quanti interventi fate all’anno?

Circa una cinquantina. Nel 2023 siamo stati impegnati soprattutto sul fronte degli incendi. Un ambito dove in prospettiva futura va tenuta alta l'attenzione. A causa infatti del bostrico i boschi prendono fuoco più facilmente. Da un po’ di tempo invece siamo abbastanza fortunati sotto la voce incidenti. In ambito distrettuale siamo i referenti per le ricerche persone.

Un discorso a parte va riservato a Vaia. La valle di Fiemme è stata una delle zone più colpite da quella devastazione. Cosa ricorda?

La sera prima di quel disastro c’erano stati degli allagamenti ed eravamo già pronti a fare altri interventi perché si sapeva che anche nelle ore successive ci sarebbe stato un bruttissimo tempo. Nessuno, parlo in generale, non solo noi, si poteva immaginare cosa sarebbe successo”.

E aggiunge: “Non credo che si potrà mai dimenticare lo scenario di Vaia. Tutti i vigili del fuoco di  Ziano sono rimasti operativi 24 ore su 24 per giorni. In quei momenti lì a fare la differenza è stato il modo con cui ci siamo organizzati – ognuno aveva un compito specifico da fare – e lo spirito di squadra. E, ci tengo a ricordarlo, lungimirante fu l'intuizione dell’allora sindaco Fabio Vanzetta che prima del disastro aveva prenotato e messo a nostra disposizione degli escavatori. Quando si verificano determinati eventi ogni secondo risparmiato fa la differenza.

Comandante, dopo Vaia come è cambiato il modo di lavorare dei Vigili del Fuoco?

E’ cambiato in modo radicale. Innanzitutto ora quando c’è un’allerta arancione scatta subito la preallerta; abbiamo dei piani operativi ben precisi. Nel momento dell’intervento, invece, si è capito dopo Vaia che bisogna ragionare per priorità. Non è pensabile fare tutto subito, meglio concentrarsi prima sulle emergenze e ottimizzare al meglio le risorse a disposizione. Negli ultimi anni abbiamo avuto altri problemi legati al maltempo, ma quell’esperienza ci ha permesso di affrontarli meglio. Ormai, comunque, non si sottovaluta più nulla.

Attrezzatura e caserma, siete contenti di quello che avete?

C’è un continuo confronto anche con gli amministatori locali e con Trento  per cercare di alzare il livello qualitativo del nostro parco macchine e degli strumenti di lavoro. L’acquisto del drone va proprio nella direzione di non volersi mai accontentare. Per quanto riguarda la caserma si sa che necessita di una sistemazione. Ci tengo a sottolineare, ripeto, che con i nostri interlocutori il dialogo è costante e positivo.

C’è un intervento che più degli altri le è rimasto impresso?

Ogni uscita è una storia che meriterebbe di essere raccontata e che coinvolge anche chi vuole essere distaccato. Diciamo che tutti gli interventi durante i quali c’è da rapportarsi con delle persone segnano. L'incendio di una casa vuol dire ritrovarsi di fronte gente che vede andare in frantumi una delle certezze della propria vita. Sono molto belle le manifestazioni di affetto che ci vengono rivolte dai familiari o dagli amici di chi ritroviamo dopo una ricerca.

Avete difficoltà come Corpo a “farvi dare” i vigili volontari dalle rispettive aziende?

Per fortuna no, complessivamente non abbiamo questo tipo di problema e ringrazio i responsabili dei posti di lavoro dei nostri vigili per aver capito l’importanza di quello che facciamo.

Obiettivi per il futuro?

Proseguire nell'opera di rinnovamento dell’attrezzatura e rendere ancora più forte la già buona collaborazione con i vigili del fuoco della nostra valle, ma non solo. L’unione fa la forza, soprattutto quando si tratta di operare nell’emergenza.

I COMPONENTI DEL CORPO

  • Christian Tomasini          Comandante
  • Davide Vanzetta.             Vicecomandante
  • Walter Polo
  • Roberto Matordes
  • Lorenzo Bee
  • Andrea Vinante
  • Davide Bortolotti
  • Cristian Brigadoi
  • Diego Cristellon
  • Anton Dalprà
  • Silvano Deflorian
  • Nicola Deflorian
  • Filippo Degaudenz
  • Daniele Dellasega
  • Silvia Giacomuzzi

  • Ivan Iellici
  • Enrico Iellici
  • Roberto Partel
  • Christian Polo
  • Tullio Polo
  • Kevin Sieff
  • Carlo Tiengo
  • Lorenzo Vanzetta
  • Matteo Vanzetta
  • Alessandro Varesco
  • Alessio Varesco
  • Andrea Zanon
  • Luca Zanon 
  • Michele Zanon
  • Daniele Zorzi
  • Jader Zorzi
  • Roberto Iellici
  • Christian Magnaghi

LA STORIA

La sera di venerdì 10 settembre del 1869 alle ore 7, nella casa di Giuseppe Giacomuzzi, commerciante, accanto alla piazza, "attaccava un terribilissimo incendio". "Le fiamme erano più alte del tetto": il rogo durò due giorni. Questa è la prima pagina di un importante manoscritto donato ai vigili del fuoco da una persona della zona. Dopo due anni da quell'evento la rappresentanza comunale locale si rese conto dell'importanza di istituire anche a Ziano una realtà pompieristica.

Vigili del fuoco di Ziano in azione

Sempre pronti ad intervenire sia in ambito locale che a supporto dei colleghi dei centri limitrofi: i pompieri di Ziano di Fiemme

Il primo in valle a nascere fu il corpo di Cavalese, poi dal 1870 ne seguirono tanti altri. A Ziano il Corpo venne fondato nel 1871. Visionando un magnifico videodocumento che ripercorrere tutta la sua storia,  realizzato dai vigili del fuoco, si fa riferimento ad un altro fatto.

Risale alla Seconda guerra mondiale: molti ragazzi furono chiamati alle armi e tanti frequentarono la scuola anti-incendio di Roma. Ciò ha permesso loro di acquisire una preparazione che hanno poi trasmesso ai gruppi dei pompieri locali. Durante la ritirata dei tedeschi era stato dato fuoco ad alcune case e proprio l'esperienza di chi è tornato è stata fondamentale per limitare i danni. 

Dagli anni '50 in poi la crescita è stata costante e quando chiamati ad intervenire, da Stava a Vaia, gli uomini ora comandati da Christian Tomasini sono sempre riusciti a portare a buon fine in modo degno il loro compito.

 

comments powered by Disqus