Poste, esplodono le polemiche: dal 13 luglio al 31 agosto in Trentino tutti gli sportelli resteranno chiusi nel pomeriggio
L’estate ha sempre portato una riduzione delle ore di apertura, ma è la prima volta che si arriva ad una chiusura totale. La Cgil: “Dobbiamo prendere atto che garantire un servizio postale efficiente non è una priorità né per Poste né tanto meno per la giunta provinciale”
TRENTO. Si preparano tempi difficili per i cittadini che devono ritirare raccomandate o hanno bisogno dei servizi postali. Dal 13 luglio fino al 31 agosto, infatti, tutti i 188 sportelli postali in provincia saranno chiusi nel pomeriggio. L’estate ha sempre portato una riduzione delle ore di apertura, ma è la prima volta che si arriva ad una chiusura totale.
A confermarlo è Slc Cgil del Trentino. “Purtroppo questa scelta porterà non pochi disagi ai cittadini – ammette Jacopo Spezia, che segue il comparto per il sindacato di via Muredei -. Questo è l’effetto di scelte che negli anni hanno portato ad un significativo ridimensionamento del personale anche nella nostra provincia. In dieci anni gli addetti sono calati del 30%, passando da 1200 a circa 800. In questo quadro assicurare il servizio è complesso e diventa quasi impossibile nei mesi estivi quando ci sono le lavoratrici e i lavoratori che, legittimamente, vanno maggiormente in ferie. Ferie che peraltro lo stesso contratto incentiva in luglio e agosto”.
Una situazione che Slc, con le altre sigle del comparto, ha posto anche all’attenzione della politica locale, senza però ottenere alcuna risposta. “Dobbiamo prendere atto che garantire un servizio postale efficiente non è una priorità né per Poste né tanto meno per la giunta provinciale che, a differenza dell’Alto Adige, non ha nessuna intenzione di arrivare ad un accordo con Poste per rendere efficiente e migliore il servizio nella nostra provincia. In questo quadro, purtroppo, le cose non potranno che peggiorare. Anche a danno degli stessi dipendenti i cui carichi di lavoro sono in costante crescita”.
E tutto ciò si verifica mentre viene messo in piedi il progetto Polis, che prevede la fornitura, negli sportelli postali, di una serie di servizi pubblici. “Si ampliano i servizi e si chiudono gli sportelli. Ottima programmazione”, conclude Spezia con amarezza.