Lutto / Dramma

I suoi bambini non lo vedranno mai più: morto mentre lavorava in cantiere a Noriglio

Rahal Taqil, 48 anni, cittadino italiano di origini marocchine, schiacciato dai pannelli di una casa prefabbricata: dodicesima vittima sul lavoro in Trentino, più di tutti i decessi dello scorso anno

di Mara Deimichei

ROVERETO.  È morto a oltre cento chilometri da casa, in un cantiere edile dove, ieri mattina, erano iniziati i lavori per creare una casa prefabbricata in legno. È morto schiacciato da pannelli del peso di oltre 15 quintali. Rahal Taqil aveva 48 anni, originario del Marocco, era cittadino italiano, viveva da tempo a Barbariga, nel Bresciano e di professione faceva il carpentiere.

A Noriglio, in via Valteri era arrivato con i colleghi della Carpenwood di Brescia, ditta specializzata nella costruzione di case in legno. E a Noriglio quello che i carpentieri dovevano fare era proprio montare una villetta prefabbricata. Lunedì erano arrivati i pannelli tagliati a misura e pronti per essere sistemati e iniziare a creare la struttura della futura casa. Ieri mattina l'inizio ufficiale dei lavori in cantiere.

«Eravamo stati lì fino a pochi minuti prima dell'incidente - spiegano i proprietari della futura casa -. Tutto era a posto, gli operai stavano lavorando. Appena arrivati a casa abbiamo sentito passare lungo la strada le ambulanze. Siamo senza parole davanti ad una simile tragedia».

Alle 10.30 di ieri l'allarme. Per ricostruire cosa sia esattamente successo sono in corso accertamenti da parte della polizia di stato e dell'Uopsal, l'unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell'azienda sanitaria e l'area del cantiere è stata messa sotto sequestro.

L'allarme disperato è stato lanciato dai colleghi di Taqil e la risposta del soccorritori è stata immediata. I sanitari, arrivati con ambulanza ed elisoccorso, hanno cercato di rianimare l'uomo ma le ferite che aveva riportato erano incompatibili con la vita e al medico non è rimasto altro da fare che dichiarare il decesso del 48enne che lascia la moglie e tre figli. Il più piccolo non va ancora a scuola.

Sul luogo della tragedia anche i vigili del fuoco permanenti e quindi il personale Uopsal e della polizia che ha iniziato subito a raccogliere elementi e informazioni per cercare di capire quello che è successo, come è stato possibile che Taqil sia morto in un cantiere edile nel 2024.

Quello che è certo è che il 48enne è stato travolto e schiacciato da dei pannelli di legno del peso complessivo di almeno 15 quintali. I pannelli erano su un mezzo e attraverso un braccio meccanico dovevano essere sollevati ed essere posti a terra per poi finire nella loro destinazione finale, come previsto dal progetto della casa. È stato durante la manovra di sollevamento che è avvenuta la tragedia. Il carico, per ragioni che non sono ancora state appurate, si sarebbe sganciato e ha travolto il carpentiere, uccidendolo.

«Un infortunio così non deve accadere - tuona Giampaolo Mastrogiuseppe della Fillea Cgil che ieri pomeriggio è salito a Noriglio per vedere di persona il luogo dove il 48enne bresciano ha perso la vita - aspettiamo che venga chiarita esattamente la dinamica di quello che è avvenuto per capire se c'è stato un evento imprevedibile o se c'è stata una falla, un disguido che ha portato a questa terribile tragedia».

Sul luogo dell'infortunio mortale è arrivato anche il sostituto procuratore Fabrizio De Angelis: sarà lui a coordinare l'attività investigativa.

Ieri pomeriggio in via Valteri numero 1 è arrivata la sindaca di Rovereto Giulia Robol che ha espresso il suo cordoglio ricordando come la sicurezza sui luoghi di lavoro debba essere centrale. Nel frattempo l'area di cantiere è stata messa sotto sequestro e saranno sentiti anche gli operai che si trovavano vicini a Taqil nel momento in cui è avvenuto l'incidente mortale.

Quello di ieri mattina è il dodicesimo incidente mortale nella nostra provincia, una cifra che supera drammaticamente il totale delle morti registrate lo scorso anno, pari a sette. «Cinque delle undici denunce di incidenti mortali - ricorda la Cgil - riguardano il comparto delle costruzioni. L'edilizia resta purtroppo uno dei settori a maggior rischio. Tra gennaio e maggio l'Inail ha registrato 232 infortuni nel settore, il 12 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente».

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