Giustizia / Sentenza

Il parto in casa andò male, condanne a mamma, papà ed ostetriche

La neonata soffrì di una grave asfissia neonatale, essendo podalica: ha riportato danni gravissimi e non recuperabili

di Patrizia Todesco

TRENTO. Mamma, papà e le due ostetriche (di cui una è parente della coppia) sono state condannate ieri in Tribunale a Trento per lesioni. Una vicenda dolorosa, anche dal punto di vista umano, e legata ad un parto podalico avvenuto in casa in seguito al quale la bambina venuta al mondo in modo difficoltoso paga ancora le conseguenze. Visto il suo posizionamento in pancia, infatti, i medici avevano manifestato la loro contrarietà ad un parto in casa per le possibili complicanze che purtroppo ci sono state. La lunga fase espulsiva ha infatti comportato un’asfissia neonatale e dei danni permanenti alla piccola.

I due genitori e una delle ostetriche, sorella del papà, sono stati condannati a 3 mesi, pena sospesa. L’altra ostetrica, accusata anche di falso, a 9 mesi (per aver anche modificato gli orari sulla cartella ostetrica).

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