Crimine / Trento

Tenta di rapinare una ragazza in via Conci: fermato dai Carabinieri, rilasciato, ed ora arrestato un mese dopo

Ha avvicinato la giovane sull’autobus, di sera, e poi l’ha inseguita e picchiata: lei si è salvata in un portone, lui è finito in carcere: è un pregiudicato marocchino

TRENTO. Nel quadro del rafforzamento dei servizi di controllo del territorio svolti dalla Compagnia di Trento con particolare riferimento alle aree più “calde” del centro storico cittadino, i Carabinieri della Sezione Radiomobile hanno “intercettato” ed identificato, durante la notte appena trascorsa, un cittadino marocchino trentaduenne, pregiudicato, già arrestato in flagranza di reato dai medesimi militari lo scorso 23 giugno ma poi rilasciato.

Sull’uomo, rintracciato in via Roma, era da pochi giorni pendente una ordinanza di custodia cautelare in carcere, scaturita proprio a seguito dell’accoglimento da parte dell’Autorità Giudiziaria di Trento dell’esito degli accertamenti svolti dai Carabinieri all’indomani dell’arresto. Il fermato, infatti, quel giorno stava viaggiando a bordo del medesimo autobus urbano sul quale si trovava la vittima, una ragazza ventiseienne di Trento, la quale era di rientro dal proprio turno di lavoro: dopo averla avvicinata con la scusa di chiederle – insistentemente - una sigaretta, l’aveva quindi seguita per strada una volta che questa aveva deciso di scendere dal mezzo, in via Conci.

La ragazza aveva pertanto provato a darsi alla fuga, senza tuttavia che il soggetto desistesse dall’inseguirla, anzi: dopo averla raggiunta, aveva anche cercato di strapparle il cellulare dalle mani, imbattendosi, tuttavia, in una ferma resistenza. La donna, che nel frattempo aveva ricevuto anche uno schiaffo al volto da parte del soggetto, aveva, infine, trovato provvidenziale rifugio all’interno del cortile di un vicino palazzo. L’uomo, poi, sebbene si fosse velocemente allontanato, era stato comunque rintracciato ancora nelle immediate vicinanze dai Carabinieri, intervenuti a seguito di telefonata pervenuta al Numero Unico di Emergenza “112”.

A seguito dell’arresto il soggetto era stato rimesso in libertà: tuttavia gli accertamenti condotti dai militari nelle immediatezze e successivamente al fatto, hanno permesso alla locale Autorità Giudiziaria di giungere all’emissione del decreto eseguito nella nottata scorsa che ha dunque finalmente condotto l’uomo in carcere a Spini di Gardolo.

Per l’indagato, come sempre, vige la presunzione di innocenza fino a quando la loro colpevolezza non sarà accertata con sentenza irrevocabile della Magistratura.

comments powered by Disqus