Catinaccio, escursionista olandese precipita e muore davanti agli occhi del marito
La donna, 45 anni, ha perso l'equilibrio durante la discesa fra le rocce, ieri, 31 luglio, sul sentiero che dal rifugio Re Alberto porta al "Vajolet" dove ad attendere i genitori c'erano i tre figli della coppia
TRAGEDIA Il ricordo di Adriano Bonmassar, l'alpinistra trentino morto sul Cervino
TRENTO. È morta sotto gli occhi del marito, con il quale stava scendendo dal rifugio Re Alberto (quota 2.621) verso il Vajolet ( 2.243 metri), nel gruppo del Catinaccio, lungo uno dei sentieri più frequentati della zona, il 542.
La donna, Ida Jeanet Stoit, una quarantacinquenne olandese, ha perso l'equilibrio mentre stava affrontando la discesa del tratto finale del sentiero che si inerpica tra le rocce nel canale.
I tre figli della coppia avevano già ultimato il percorso e stavano aspettando i genitori al rifugio Vajolet.
Poco dopo le 9, la tragedia: la donna è scivolata, cadendo senza riuscire a trovare un appiglio: è così finita a valle per trentina di metri, sbattendo ripetutamente contro le rocce.
In zona si trovava personale del Soccorso alpino della guardia di finanza che è subito intervenuto mentre da Trento sopraggiungeva l'elicottero dei vigili del fuoco permanenti.
Purtroppo i ripetuti tentativi di rianimare l'escursionista sono stati vani: troppo gravi le lesioni riportate nella caduta.