Fauna / Il caso

Munita di radiocollare una femmina di orso a San Lorenzo in Banale: è la prossima "attenzionata"

Catturata con una trappola a tubo nei pressi dell’isola ecologica di Nembia, dove nelle scorse settimane i plantigradi erano stati avvistati di notte in cerca di rifiuti

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SAN LORENZO IN BANALE. La Provincia autonoma di Trento informa che «Un esemplare femmina di orso è stato munito di radiocollare la scorsa notte nei pressi della località Nembia, nel comune di San Lorenzo Dorsino». Lo comunica il Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna.

L’animale adulto è stato catturato dal Corpo forestale trentino con una trappola a tubo posizionata nei pressi di un’isola ecologica con cassonetti anti-orso, che era stata visitata da plantigradi nelle settimane precedenti, nei pressi del laghetto di Nembia. Alcuni campioni genetici dell'animale sono stati consegnati alla Fondazione Edmund Mach, che si occuperà dell’identificazione.

Una cattura e marcatura in linea con le dichiarazioni di ieri dell’assessore provinciale all'autonomia e segretario del Patt, Simone Marchiori, che spiegando la linea della Giunta aveva detto: «Mi auguro che il sondaggio venga letto a livello nazionale come un grido di dolore di una popolazione esasperata e si prenda atto che la situazione trentina non è quella delle favole. Perché la popolazione di orsi in Trentino possa restare è essenziale ridurre il numero a partire da quelli problematici con una selezione. E Roma ci deve dare gli strumenti e lasciare più margini. Non può scatenarsi un pandemonio ogni volta che si abbatte un orso come KJ1 e tutti gli esperti hanno detto che la sterilizzazione di cui ha parlato il ministro non è una soluzione».

Un via libera, insomma, ad altri abbattimenti, preannunciato nei giorni scorsi anche dall’assessore Roberto Failoni.

E si sa: un orso con il radiocollare è individuabile in ogni momento, e diventa quindi facile intervenire. Oppure, come scrivono in modo più radicale i movimenti animalisti: «Un radiocollare è una condanna a morte».

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