Giustizia / Il caso

Entro la fine dell’anno una pizzeria a Trento nord per il reinserimento dei detenuti

"Il progetto nasce su proposta del procuratore di Trento, Sandro Raimondi, che ha dimostrato una grade sensibilità sul tema. Ci aspettiamo la realizzazione di un luogo di passaggio temporaneo. La vera sfida sarà creare rete autorevole e qualificante, in grado di permettere la riuscita del progetto educativo", ha specificato De Bertolini

TRENTO. Una pizzeria a Trento nord per permettere ai detenuti di imparare un mestiere, favorendo al contempo la rieducazione e il reinserimento lavorativo una volta scontata al pena. Il progetto, ispirato al ristorante "InGalera", nato all'interno del penitenziario di Bollate, è stato annunciato dal consigliere provinciale del Pd del Trentino, Andrea De Bertolini, in occasione della conferenza stampa seguita alla visita al braccio femminile del carcere di Trento.

"Il progetto nasce su proposta del procuratore di Trento, Sandro Raimondi, che ha dimostrato una grade sensibilità sul tema. Ci aspettiamo la realizzazione di un luogo di passaggio temporaneo. La vera sfida sarà creare rete autorevole e qualificante, in grado di permettere la riuscita del progetto educativo", ha specificato De Bertolini.

L'iniziativa - a quanto specificato dal consigliere - sarebbe già in fase avanzata, grazie all'individuazione da parte dei dirigenti provinciali di un apposito terreno dove realizzare la struttura entro la fine dell'anno. Per quanto riguarda invece la gestione, si pensa alla costituzione di un'apposita impresa, in grado di garantire formazione e un impiego ai detenuti in semilibertà.

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