Fugatti inaugura la ciclabile Terlago-Padergnone. Ma dice no a quella del Bus de Vela (si dovrà andare a Sardagna)
Come già annunciato in Consiglio, la giunta non punterà sul collegamento diretto da Trento, ma stanzia 5 milioni per il primo tratto della salita Trento-Sardagna
VALLELAGHI. Una buona notizia, per i ciclisti. Ma anche una cattiva.
La prima: è stato inaugurato oggi il tratto della pista ciclopedonale Terlago-Padergnone.
L’intervento, curato dal Servizio Opere stradali ferroviarie della Provincia – Ufficio Infrastrutture Ciclopedonali, è stato inaugurato alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che si è esibito in una pedalata (assistita), il quale ha annunciato lo stanziamento delle risorse per la tratta Trento-Sardagna, primo tassello di un disegno che in prospettiva dovrà portare a collegare su due ruote la città capoluogo con la Valle dei Laghi e il Garda trentino. Ma non lungo il Bus de Vela: ipotesi progettuale scartata dalla giunta, come annunciato nell’ultima seduta del Consiglio Provinciale. E questa è la cattiva notizia.
«Tra settembre e ottobre, nell’aggiornamento del Piano delle opere ciclabili, è previsto il primo stralcio del collegamento ciclopedonale tra la Valle dei Laghi e la città di Trento con uno stanziamento di cinque milioni per la tratta Trento-Sardagna - ha annunciato il presidente -. Si tratta del primo passo di un percorso che nelle intenzioni dovrà unire il capoluogo con la Valle dei Laghi e con il Garda trentino, e che stimiamo in un investimento pari a 20-25milioni. Un obiettivo certamente ambizioso e impegnativo, anche da un punto di vista tecnico oltre che economico, ma che insieme alle amministrazioni locali e agli attori turistici del territorio possiamo porci, per consegnare al Trentino un’infrastruttura ciclabile integrata, che consenta di spostarsi in sicurezza su due ruote in tutto il Trentino».
Dice un comunicato stampa che il presidente, sottolineando la necessità di strutturare una rete il più possibile integrata e organica sul territorio, ha poi ricordato l’importanza strategica del collegamento ciclopedonale per la Valle dei Laghi e gli altri interventi in atto, dal collegamento Sarche-Limarò, opera da 2,8 milioni di euro in fase di aggiudicazione dell'appalto, a quello Sarche-Comano Terme, già finanziato con sei milioni di euro (quattro dei quali sul bilancio provinciale) e in fase di studio.
Parterre de rois. Al taglio del nastro del tratto Vezzano-Padergnone hanno partecipato il sindaco di Vallelaghi, Lorenzo Miori, il presidente della Comunità Valle dei Laghi, Luca Sommadossi, il presidente dell’Azienda per il turismo Garda Dolomiti Silvio Rigatti e il delegato FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) Nicola Zanoni. Per l’Amministrazione provinciale sono intervenuti il direttore sostituto dell’Ufficio infrastrutture ciclopedonali Sergio Deromedis insieme ad alcuni dipendenti, il dirigente del Servizio opere stradali e ferroviarie, Carlo Benigni, il dirigente del Servizio Occupazionale e Valorizzazione Ambientale Maurizio Mezzanotte.
Nel presentare l’intervento, Deromedis ha ricordato l’importanza della rete ciclabile trentina. “Grazie agli investimenti pluriennali dell’amministrazione provinciale oggi possiamo contare su un’infrastruttura lunga 460 km, dove nel 2023 sono stati misurati 2.800.000 di passaggi con un incremento del 4% rispetto al 2022 e del 13% rispetto al 2021. Si è stimato che nel 2023 siano stati percorsi ben 65milioni di chilometri in bici e a piedi sulla rete cicloviaria trentina, comportando un risparmio di 4,7milioni di litri di carburante, 10milioni di chilogrammi di CO2 (che corrisponde all’assorbimento di CO2 di 264.000 alberi) ed un risparmio economico di quasi 54 milioni di euro di auto equivalente. Una dimostrazione delle importanti ricadute positive generate da un punto di vista ambientale, economico (circa 100 milioni di euro annui di indotto dal cicloturismo), della qualità vita e del benessere” ha evidenziato.
Il primo cittadino Lorenzo Miori ha rimarcato l’importanza del completamento della ciclopedonale e la rilevanza che percorsi di mobilità lenta possono avere per sviluppare opportunità per la comunità. “Da oggi sarà possibile attraversare l’intero territorio comunale da nord a sud, dal lago di Terlago sino a Santa Massenza, interamente su un percorso ciclabile - le sue parole -. Oltre a garantire una mobilità alternativa, la rete ciclabile può rappresentare un volano turistico importante e generare opportunità per i nostri centri storici e per l’intera valle, tradizionalmente zona di transito da e per il capoluogo e l’Alto Garda” ha detto il sindaco, ricordando in tal senso anche la progettualità del percorso circumlacuale di Santa Massenza e i collegamenti con le valli Giudicarie.
Il presidente della Comunità di Valle, Luca Sommadossi, si è soffermato anche sugli effetti benefici sulla salute e il benessere. “Oltre a valorizzare i nostri borghi e le peculiarità del territorio, la promozione di percorsi lenti, siano essi a piedi o in bici, genereranno benessere, favorendo salute e socialità - le sue parole -. Questo tratto di ciclabile è quindi un pezzo di un percorso più ampio che vorremmo continuare a sviluppare verso Trento, verso la val di Cavedine e verso il Garda”.
Nicola Zanoni, nel salutare con soddisfazione il nuovo tracciato, ha ringraziato quanti si sono adoperati e si adoperano per realizzare e curare la rete ciclabile trentina, mentre il presidente dell’Azienda per il turismo Garda Dolomiti, Silvio Rigatti ha ricordato l’importanza del cicloturismo per il Trentino ed in particolare per l’Alto Garda, dove la maggior parte dei turisti (2 su tre) utilizza la bicicletta.
L'OPERA
L’opera - curata dal Servizio Opere stradali ferroviarie della Provincia – Ufficio Infrastrutture Ciclopedonali - consiste nella realizzazione di un nuovo collegamento ciclopedonale di circa 3,9km, di cui 900 metri su pista ciclopedonale in sede propria, nella zona compresa fra la rotatoria a nord di Vezzano con la strada provinciale 84 in direzione di Cavedine, nei pressi della località “Due Laghi”, a sud di Padergnone.
Da un punto di vista progettuale l’intervento si può suddividere in 3 tratti:
· primo tratto: dalla rotatoria di Vezzano fino al km 2 della SP84.In questo tratto il collegamento si realizza utilizzando la normale strada comunale interna al centro abitato e il nuovo tratto del percorso protetto già realizzato dal Servizio Opere stradali e ferroviarie in occasione della realizzazione dello svincolo tra la SS45 bis e la SP84. È stata realizzata ed installata un’opportuna segnaletica per garantire il collegamento.
· secondo tratto: dalla Sp84 A alla località “Vecchia sega”. Si tratta di un tratto di pista ciclopedonale in sede dedicata di nuova realizzazione lunga 888 metri e larga tre. La seconda parte sfrutta una stradina esistente che collega la strada alla località “Vecchia sega”. È stata allargata la sede stradale verso monte e realizzato un ponticciolo lungo cinque metri sul rio Rimone.
· terzo tratto: dalla località “Vecchia sega” alla strada provinciale SP84 dirA nei pressi della località “Due Laghi”, a valle di Padergnone. In questo tratto il collegamento si realizza utilizzando la normale strada comunale nei campi che è stata riasfaltata fino quasi all’abitato, e quindi lungo via Nazionale in regime di promiscuità con il traffico veicolare. Anche in questo tratto è stata utilizzata la viabilità esistente integrata con un’opportuna segnaletica a garantire il collegamento.
PRINCIPALI DATI TECNICO – AMMINISTRATIVI
Progettista: ing. Chiara Uez, Servizio Opere stradali ferroviarie della Provincia – Ufficio Infrastrutture Ciclopedonali
Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione: ing. Sara Salvati
Direttore lavori: ing. Sara Salvati
Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione: ing. Sara Salvati
Alta sorveglianza all’esecuzione: ing. Sergio Deromedis e ing. Chiara Uez dell’Ufficio Infrastrutture Ciclopedonali Servizio Opere Stradali e Ferroviarie della Provincia autonoma di Trento
Appaltatore: impresa esecutrice: ATI Vallecos di Leonardi Claudio Snc, Battocchi Giorgio Srl
Aggiudicazione: in appalto a prezzi unitari
Costo dell’opera: L’importo complessivo: Euro 458.778,57 - di cui:
a) Euro 446.797,48 – per lavorazioni soggette a ribasso
b) Euro 11.981,09 – per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso
La ditta ha effettuato un ribasso del 7,663% sull’importo posto a base di gara.