Strumenti nella gestione di orsi e lupi, nuova collaborazione fra Trentino e Slovenia
Una delegazione ha concluso una visita tecnica, con sopralluoghi in Lessinia e sopra San Lorenzo in Banale: obiettivo acquisire le buone pratiche per la custodia del bestiame in alpeggio, come le reti elettrificate, i cani da guardia e bivacchi per il personale in quota. In ottobre operatori trentini in visita nelle foreste slovene con i tecnici locali
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TRENTO. Sulla questione orsi e grandi carnivori in generale, scatta anche una collaborazione fra Trentino e Slovenia, il paese da cui originariamente furono prelevati gli orsi per il piano di reintroduzione attivato oltre vent'anni fa nella zona del Brenta.
"Da quasi 50 anni - si legge in una nota stampa della Provincia - il Trentino mette in campo strumenti di prevenzione, gestione e risarcimento dei danni da grandi carnivori.
Un'esperienza avviata nel 1976, quando la Provincia autonoma di Trento assunse la competenza sulla gestione dell'orso, con gli ultimi esemplari autoctoni.
Sulle pratiche e sulle conoscenze acquisite sul campo dal Corpo forestale trentino con il Servizio Faunistico e il Servizio Foreste della Provincia, si è concentrato l'interesse di una delegazione proveniente dalla Slovenia, che ieri ha concluso la propria visita tecnica in Trentino.
Il gruppo era composto da rappresentanti del Ministero dell'Agricoltura della Slovenia, oltre che dei locali Servizio Foreste, Camera di commercio e associazione allevatori.
L'obiettivo della delegazione di Lubiana è stato quello di acquisire le buone pratiche per la custodia del bestiame in alpeggio e favorire la presenza del personale in quota attraverso la realizzazione di bivacchi.
Reti e recinzioni elettrificate, ma anche cani da guardia e presìdi dedicati ai pastori sono alcuni dei principali strumenti di difesa su cui è stato fatto il punto con il personale sloveno. In questo modo - hanno spiegato i tecnici provinciali - si contribuisce a preservare il benessere del bestiame e a salvaguardare le attività agricole.
La delegazione slovena ha avuto un confronto tecnico con il personale del Corpo forestale e la Federazione allevatori trentini, anche attraverso sopralluoghi sul campo in Lessinia ed a monte di San Lorenzo in Banale per verificare l'efficacia degli strumenti di gestione e di prevenzione dei danni su allevamenti di bovini e ovicaprini.
La collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento e la Slovenia risale ai decenni scorsi, ma incontri come quello che il nostro territorio ha ospitato in questi giorni rafforzano l'alleanza tra i due territori.
In ottobre sarà il personale trentino a compiere un sopralluogo nelle foreste slovene con i tecnici locali", conclude il comunicato, diffuso oggi, 31 agosto.