Con la pioggia, riprende a muoversi la grande frana sulla Valdastico, la strada resta chiusa (con deviazione)
All’alba un forte rumore di massi e fango ha svegliato gli abitanti delle frazioni: è la stessa zona dove si era ipotizzato di fare la galleria dell’A31 verso il Trentino
VALDASTICO. L'ondata di maltempo che sta interessando da almeno 24 ore anche l'Alto Vicentino ha fatto riscattare l'allarme sulla frana di notevoli dimensioni sulla cava Marogna, nel comune di Valdastico (Vicenza) che aveva portato nei giorni scorsi alla chiusura al traffico della provinciale 350, confermata sino a nuovo ordine. L'arteria collega il Veneto con il Trentino Alto Adige.
All'alba di oggi un forte rumore di fango e detriti staccatisi dalla montagna ha svegliato di soprassalto diversi residenti della zona: molti di loro si sono affacciati o sono usciti all'esterno per verificare la situazione, mentre altri hanno contattato telefonicamente le forze dell'ordine.
Le successive verifiche sul posto, da parte dei tecnici della Provincia e del comune, affiancati da un geologo, hanno escluso per il momento danni a cose e persone, ma la situazione rimarrà monitorata soprattutto a causa della pioggia battente che ha caratterizzato la giornata di oggi. Ulteriori sopralluoghi sono previsti domani quando le condizioni meteo dovrebbero migliorare.
Intanto la circolazione è affidata ad una deviazione in loco: si può bypassare la zona chiusa entrando in sinistra Astico al ponte di Maso, per poi uscire dal ponte di Casotto, attraversando le piccole frazioni.
La zona della cava, che ha pesantemente intaccato un intero versante della montagna nei decenni scorsi, è la stessa che era stata paventata in alcune ipotesi progettuali come sede di ingresso della galleria dell’autostrada della Valdastico sotto Folgaria.