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Il Trentino, l'overtourism e le locazioni "mordi e fuggi", il parere dei sindaci del Cal: «Occorre fare qualcosa subito»

Il Consiglio delle Autonomie ha esaminato i due disegni di legge sul tema. Conclusioni? «E’ un tema complicatissimo», ma ci riguarda tutti

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TRENTO. Sono due i Disegni di Legge che oggi – 18 settembre 2024 – il Cal (Consiglio delle Autonomie Locali, formato dai sindaci) ha perso in esame, in vista dell’audizione con la Seconda Commissione permanente del Consiglio provinciale. Sono, precisamente, il Ddl n. 27 "Disciplina degli alloggi ad uso turistico: modificazioni della legge provinciale sulla ricettività turistica 2002, della legge provinciale per il governo del territorio 2015 e di altre disposizioni connesse" (proponente consigliere Degasperi) e il n. 39 "Misure di contenimento delle locazioni brevi e turistiche in favore di quelle residenziali ordinarie: modificazioni della legge provinciale sulla ricettività turistica 2002, dell'articolo 57 della legge urbanistica provinciale 2008, dell'articolo 8 della legge provinciale 30 dicembre 2014, n. 14 e dell'articolo 15 della legge provinciale sulla promozione turistica 2020" (proponenti consiglieri Zanella, Calzà, Parolari, Maestri, Manica, Demagri, Coppola).

“L’argomento è di stretta attualità – ha precisato a inizio lavori il Presidente del Cal, Paride Gianmoena – e il Consiglio delle autonomie è consapevole dell’importanza di prendere in esame una problematica collegata alla crescente difficoltà, per i residenti e per i lavoratori, di trovare alloggi a condizioni sostenibili, in una provincia dove il turismo è un settore trainante dell’economia. Già in occasione della precedente seduta, dedicata agli aggiornamenti in merito al codice CIN, il Cal ha affrontato il tema con l’Assessore Failoni, e in quell’occasione è stato condiviso che, in tempi rapidi e in seguito ad un’analisi puntuale della situazione degli alloggi presenti sull’intero Trentino, è necessaria una riforma a 360° che tocchi il tema della residenza ordinaria, la ricettività turistica, le questioni urbanistiche e i conseguenti adempimenti di natura fiscale. Sempre in quell’occasione, è stato ricordato che per rendere effettiva la norma di legge, servono anche i controlli, che non possono essere esclusivamente a carico dei comuni. Con l’Assessore è stata inoltre condivisa la necessità di una raccolta dati e l’opportunità di creare un gruppo di lavoro con tutti gli attori interessati, per arrivare entro pochi mesi ad una riforma organica. Il merito delle due iniziative consiliari – ha concluso – è senza dubbio quello di porre al centro dell’agenda politica un tema attuale e importantissimo per il Trentino.”

Il tema è complesso ed è stato approfondito anche nella riunione di Giunta del Cal, che ha elaborato un documento attraverso cui si vogliono fornire elementi utili a un confronto costruttivo, il più ampio possibile. Tra i vari punti proposti dai due Ddl, una riflessione importante è stata fatta sugli aspetti tributari (Im.i.s.), sottolineando come questo aspetto debba essere valutato in sede di Protocollo di Finanza locale.

L’orientamento del CAL sull’imposta di soggiorno, inoltre, è di non vincolare parte del gettito ad attività di controllo, ma piuttosto chiarire quali strumenti sono a disposizione per accertare la presenza e la regolarità degli alloggi a disposizione per le presenze turistiche.

Sotto il profilo dei possibili interventi nell’ambito della normativa turistica, si evidenzia innanzitutto l’opportunità di un riordino delle fattispecie normative relative alla ricettività in alloggi, alla luce dello stratificarsi di interventi normativi statali e provinciali, che rendono incerto il quadro.

Il CAL si è inoltre confrontato con la proposta, contenuta in entrambi i DDL, di contingentare, a livello comunale, il numero di autorizzazioni allo svolgimento dell’attività di locazione turistica: una prospettiva nuova, e da approfondire, che in ogni caso andrà, eventualmente, attuata tenendo conto della necessità di non gravare i comuni turistici - spesso dimensionati negli organici sulle esigenze di una popolazione residente ridotta – di adempimenti organizzativi difficilmente gestibili.

Nel dettaglio è entrato il Vicepresidente del Cal e Sindaco di Pinzolo, Michele Cereghini, che ha illustrato, in sintesi, i due Ddl, affrontando anche, con un ampio ragionamento, l’intera problematica, da tempo segnata sull’agenda dei Comuni e del Cal. “Il tema - ha detto - è complicatissimo e i due Ddl rappresentano uno spunto importate sul quale ragionare. Oggi - ha continuato - siamo di fronte a una domanda turistica mutata, e ad un quadro normativo che ha portato confusione sulle regole per le locazioni brevi. L’obiettivo - ha precisato - è quello di definire con esattezza le tipologie e le forme di impiego degli alloggi destinati al mercato turistico. I due Ddl - ha aggiunto - sono meritevoli. Partendo da questi elementi, dobbiamo fare ulteriori riflessioni per arrivare, in tempi brevi, a un intervento normativo più completo possibile”.

Cereghini non ha mancato di evidenziare come sia importante anche dare risposte veloci e precise alle necessità di residenti e lavoratori stagionali. “Su questo tema - ha concluso Cereghini - i Comuni vogliono essere protagonisti di un progetto legislativo sul quale dovrà esprimersi a breve il Consiglio provinciale”.

Il Sindaco di Cles, Ruggero Mucchi, è intervenuto per rimarcare il fatto che una risposta al bisogno abitativo può venire anche da misure che favoriscano la riqualificazione di immobili inutilizzati o sottoutilizzati. Ha aggiunto che, quantomeno nei territori con minore pressione turistica, l’interesse per le locazioni brevi può essere, inoltre, leva per un risanamento degli immobili, che altrimenti rimarrebbero dismessi.

Una riflessione è giunta dal Sindaco di Trento, Franco Ianeselli è intervenuto specificando come sia importante agevolare il canone concordato, ricordando però come alle agevolazioni fiscali concesse dai comuni debba seguire una effettiva riduzione dei canoni praticati, rispetto ai prezzi del mercato libero.

Il Sindaco di Mezzana, Giacomo Redolfi ha evidenziato che il tema trattato è trasversale e difficile, ma va affrontato con determinazione. “Il comune - ha detto - è sempre al centro di questo fenomeno, che non è oggi valutabile con esattezza e che è cresciuto dando ampio spazio ai soggetti privati che mettono a disposizione alloggi. Un fenomeno - ha precisato - che dilata in positivo l’impatto economico, ma che coinvolge le amministrazioni comunali, con un sovraccarico di impegno nei servizi e nella soddisfazione delle richieste di informazione da parte dei cittadini. Oggi è il momento di ragionare a 360° considerando l’impatto reale che hanno le presenze turistiche sui costi sopportati dai comuni per adeguare servizi e infrastrutture ad una domanda che supera di gran lunga quella espressa dai soli residenti. Importante è inoltre – ha concluso – l’aspetto relativo ai controlli sull’applicazione delle norme di settore, che però deve poter avvenire attraverso strumenti e poteri efficaci.”

Su questo tema è intervenuto anche il Sindaco di Mori, Stefano Barozzi, sollecitando la necessità che turismo e il problema casa, nel suo complesso, trovino un punto di incontro su un tema che è trasversale.

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