Contratti / Regole

Sicurezza sul lavoro, in Trentino il 55% dei controlli svelano irregolarità (soprattutto lavoro in nero)

Riunito il Comitato provinciale: dal Servizio Lavoro della provincia l’allarme per fenomeni di caporalato, esternalizzazioni illecite e «falsi autonomi». La Uil attacca: dati sconfortanti

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TRENTO. Vigilanza, formazione e utilizzo degli algoritmi. Sono le novità principali emerse dalla riunione del Comitato provinciale per la sicurezza sui luoghi di lavoro, svoltosi questa mattina negli spazi di Trentino Marketing. In particolare, sono state presentate le attività di vigilanza, assistenza e prevenzione svolte da APSS Uopsal e Servizio Lavoro, le novità derivanti dal Decreto legislativo in materia di semplificazione dei controlli sulle attività economiche. Infine sono stati presentati i vantaggi che può apportare l'intelligenza artificiale nell'ambito della vigilanza e i progetti in essere e futuri nell'ambito della formazione e prevenzione degli infortuni sul luogo di lavoro.

Questa mattina l'assessore allo sviluppo economico, lavoro, università, ricerca Achille Spinelli, ha partecipato alla riunione del Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, apertasi con relazioni che hanno descritto l'andamento degli infortuni a cura di INAIL - Trento.

Questi ultimi sono sostanzialmente in linea con i dati degli ultimi 5 anni anche se nei primi sette mesi del 2024 si è registrato un leggero incremento rispetto allo stesso periodo del 2023. APSS - Uopsal ha evidenziato l'andamento dell'attività di prevenzione, assistenza e vigilanza.

Il Servizio Lavoro ha presentato l'attività svolta nel 2023 in materia di vigilanza, consulenza, assistenza e promozione di attività di informazione e aggiornamento, segnalando alcuni fenomeni preoccupanti che che interessano il mondo del lavoro, anche trentino, quali lavoro nero, il caporalato, le esternalizzazione illecite e il lavoro subordinato mascherato da lavoro autonomo. In particolare, nel 2023 sono stati condotti 950 accertamenti ed è emerso che il 45% dei casi l'impresa è risultata in regola mentre nel 55% sono emerse irregolarità (con conseguenti sanzioni), soprattutto riguardanti casi di lavoro nero (il 30% circa) mentre negli altri casi si tratta di irregolarità relative alla gestione del rapporto di lavoro.

1800 sono stati i lavoratori verificati, l'85% dei quali è risultato regolare, mentre le irregolarità per lavoro nero sono pari la 7% dei controllati.

In materia di razionalizzazione e programmazione dei controlli sono state illustrate le novità contenute nel decreto legislativo dello scorso 12 luglio, n.103, in in materia di semplificazione dei controlli sulle attività economiche e quindi i vantaggi dell'introduzione dell'intelligenza artificiale capace di garantire alla vigilanza controlli più efficaci, un maggior coordinamento tra gli organi di controllo e un migliore utilizzo delle risorse a disposizione della Provincia.

Infine, sono stati illustrati gli aggiornamenti dei progetti portati avanti dall'Ufficio sicurezza negli ambienti di lavoro riguardanti; l'accordo con INAIL sulla formazione aggiuntiva che comprendono formazione per i lavoratori PNRR con l'utilizzo di nuovi strumenti immersivi per l'addestramento; momenti formativi per i lavoratori in collaborazione con TSM sul rischio derivante dall' aggressione dei grandi carnivori in ambienti di lavoro in zone boschive o limitrofe; la gestione degli episodi di violenza sul lavoro; l'App Salute&Sicurezza+ sviluppata da Fondazione Bruno Kessler e Trentino salute 4.0.

Il segretario della Uil, Walter Alotti: Sconfortanti i dati 2023 sui controlli che Uopsal e Servizio Lavoro della Pat hanno riportato nell’incontro di oggi del Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Al di là del numero limitato di accertamenti sia rispetto alla sicurezza sul lavoro che alla regolarità del lavoro è preoccupante constatare che non si va verso una diminuzione degli infortuni sul lavoro, anzi nel 2024 sarebbero in leggero aumento e che ben il 55% dei controlli ha fatto emergere irregolarità nei rapporti di lavoro.

L’evidenza ed il riaffermarsi di casi e fenomeni di caporalato, lavoro nero, esternalizzazioni illegittime e utilizzo improprio di forme di lavoro autonomo al posto di quello dipendente poi preoccupano la UIL del Trentino.

Tanto più gravi e sconfortanti i dati anche vista la sensibilità maggiore che sia gli uffici provinciali, che le associazioni datoriali e quelle sindacali hanno in questi ultimi anni riposto alla sicurezza ed alla regolarità del lavoro in Trentino.

La Uil rinnova l’invito e sollecita l’amministrazione provinciale, titolare in Trentino delle competenze al centro dell’attenzione, a procedere con il rafforzamento degli organici di Uopsal e del Servizio Lavoro e a proseguire, di pari passo all’opera di prevenzione e informazione alle aziende ed ai lavoratori, in un maggior coinvolgimento della società civile e soprattutto della scuola nei percorsi di educazione alla sicurezza ed alla legalità, afferma.

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