Trento / Il caso

Cinema Roma, le luci potrebbero spegnersi per sempre la sera del 31 ottobre

Termine fissato dal tribunale nell'ordinanza provvisoria di rilascio dello storico locale di corso Tre novembre. Seguirà la fase del merito con la decisione sulla eventuale chiusura definitiva, legata alla richiesta dei proprietari di abbattere e ricostruire il palazzo

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di Marica Vigano'

TRENTO. La sera del 31 ottobre 2024 potrebbero spegnersi per sempre le luci del Cinema Teatro Nuovo Roma in corso Tre novembre. L'uso del condizionale è necessario: si tratta del termine fissato dal tribunale nell'ordinanza provvisoria di rilascio dell'azienda, data che precede la fase del merito e dunque la decisione.

Ma la famiglia Lazzeri non molla la presa: un pool di avvocati è al lavoro per cercare una soluzione, che potrebbe concretizzarsi nella richiesta di una proroga in modo da poter continuare l'attività. Nel frattempo si attende una risposta anche dal Tar di Trento. Se il ricorso in sede civile della Filmax srl della famiglia Lazzeri contro la Roma sas della famiglia Zanotelli (società che aveva intimato lo sfratto in quanto proprietaria della struttura) verrà o meno accolto, lo si saprà solo in una fase successiva.

Intanto con decorrenza 31 ottobre - come disposto dalla giudice Manuela Giacchetti - l'attività dovrà cessare. Il contratto di affitto era scaduto il 31 marzo 2024. I gestori si erano subito rivolti alla giustizia civile esibendo, tra l'altro, un diritto di prelazione in caso di vendita.

Il sospetto è che dietro alla richiesta dei proprietari di abbattere e ricostruire il palazzo realizzando posti auto interrati e appartamenti ci sia l'accordo preventivo con una società immobiliare intenzionata ad acquisire il pacchetto ed a completare l'intervento edilizio.

Parallelamente è stato avviato anche un procedimento amministrativo: la Filmax srl ha chiesto al Tar il riconoscimento di tutela del cinema per l'interesse culturale che riveste; la data dell'udienza non è ancora stata fissata. Il cinema teatro è aperto in città dal 1939 e può vantare 85 anni ininterrotti proiezioni. Per il capoluogo è un'istituzione, un simbolo.

Il tribunale di Trento, sezione civile, con decisione depositata martedì scorso, ha sciolto la riserva e accolto la richiesta della società proprietaria della struttura di rilascio e riconsegna dell'azienda in data 31 ottobre 2024.

Il fascicolo andrà ora al giudice competente per la trattazione del merito. In altri termini, la decisione vera e propria sulla chiusura definitiva del cinema Roma verrà trattata solo dopo lo stop alle proiezioni.

«Si tratta - spiega Massimo Lazzeri - di un provvedimento cautelare: auspicavamo che in attesa della decisione di merito venissero fissati termini più lunghi. Per noi il rilascio dell'azienda ha un'importanza enorme: significa cessare l'attività dopo quasi 90 anni. La questione è complessa, perché potrebbe creare un problema risarcitorio se prima non si decide chi ha ragione e chi ha torto. Stiamo consultandoci con i nostri avvocati, anche perché attendiamo pure una risposta dal Tar».

All'amarezza per il countdown per la chiusura del cinema fa da contrappeso la speranza che il progetto di un nuovo multisala alla stazione delle corriere si possa presto concretizzare. «Ho incontrato l'assessora provinciale Francesca Gerosa alla prima di "Vermiglio". Ci rivedremo a breve per continuare il discorso riguardo ad una location nuova del cinema - prosegue Lazzeri - Il tema diventa ora urgente. Bisogna almeno valutare le possibilità. Stiamo dialogando con la Provincia: un multisala alla stazione delle corriere sarebbe una ottima soluzione, ma se ci saranno altre idee siamo pronti a valutarle insieme».

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