Ricerche nella notte: ritrovati due alpinisti dispersi sul ghiacciaio dell'Adamello
L'intervento del Soccorso alpino si è concluso intorno alle 23.30 di ieri, giovedì 19 settembre: un uomo di Tione di 48 anni e una donna di Bergamo di 51 anni erano sul ghiacciaio della Lobbia a una quota di circa 2.700 metri, in buone condizioni di salute ma infreddoliti e impossibilitati a proseguire per il gelo e il buio
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TRENTO. Si è concluso intorno alle 23.30 di giovedì un intervento di ricerca di due alpinisti dispersi sul ghiacciaio dell'Adamello, in Trentino. I due, un uomo di Tione di 48 anni e una donna di Bergamo di 51 anni che inizialmente facevano parte di un gruppo di quattro persone sono stati trovati sul ghiacciaio della Lobbia a una quota di circa 2.700 metri in buone condizioni di salute, ma in difficoltà a proseguire per il freddo e per il buio.
L'operazione di soccorso era cominciata poco prima delle 20, quando il gestore del rifugio ai Caduti dell'Adamello ha chiamato il Numero Unico per le Emergenza 112 per segnalare il mancato arrivo di quattro alpinisti che, partiti dal rifugio Mandrone, avrebbero dovuto trascorrere la notte nel suo rifugio.
La Centrale unica di emergenza - comunica il Soccorso alpino del Trentino - ha chiesto l'intervento dell'elicottero, mentre gli operatori della Stazione di Pinzolo sono arrivati al rifugio Bedole in Val Genova, pronti ad essere imbarcati in caso di bisogno. Nel frattempo, il gestore del rifugio Mandrone, membro del Soccorso alpino, ha avvistato delle luci in movimento sul ghiacciaio del Mandrone e gli è andato incontro.
Erano però i due che si erano separati inizialmente dal 48enne e dalla 51enne per tornare sui propri passi verso il rifugio Mandrone.
A questo punto l'elicottero è salito in quota per fare un sorvolo. L'equipaggio, dotato di visori notturni, ha individuato delle tracce sulla neve che portavano verso la cresta dell'Adamello. Seguendole, i soccorritori sono riusciti a individuare i due alpinisti che sono stati imbarcati a bordo dell'elicottero in hovering e trasferiti al rifugio Mandrone per essere visitati dall'equipe sanitaria. Illesi, ma infreddoliti, non hanno avuto bisogno di alcun ricovero in ospedale.