Il tesoretto delle multe: nel 2023 incassati 12 milioni di euro
Ecco tutti i dati ufficiali del ministero: Trento è il comune che ha incassato di più, seguito da Pergine, Moena e Borgo Valsugana
TRENTO. Quasi 12 milioni di euro incassati dalle pubbliche amministrazioni del Trentino grazie alle multe nel 2023. Più nel dettaglio 10 milioni e 592 mila euro vanno ai vari comuni - con Trento che prende poco meno della metà del totale, 4,9 milioni -, mentre un altro milione e 381 mila euro vanno all'amministrazione provinciale.
I dati ufficiali e complessivi sono stati pubblicati dal ministero, con l'analisi dettagliata sia degli introiti sia del conseguente investimento di quel denaro, visto che i comuni sono tenuti a reinvestire i soldi per interventi di manutenzione delle strade, della segnaletica, di pulizia e dello sgombero neve. Come accennato nella classifica dei comuni al primo posto si piazza ovviamente Trento: il capoluogo, infatti, l'anno scorso ha incassato quasi cinque milioni di euro.
Ma in seconda posizione, diversamente a quanto si potrebbe pensare, non c'è la seconda città più popolosa, ovvero Rovereto, ma la terza: Pergine Valsugana, infatti, mette in cassa 1 milione e 253 mila euro, grazie soprattutto ai due autovelox sulla Ss47. La vera sorpresa è il gradino più basso del podio, con la turistica Moena che raggiunge oltre mezzo milione di euro di proventi dalle violazioni del codice della strada (544 mila).
Cifre simili per Borgo Valsugana (534 mila), ma va detto che il comune della Bassa Valsugana (come altri sparsi sul territorio) fa da "capofila" e "raggruppa" anche altri comuni vicini che infatti raccolgono zero euro. Al quindo posto ecco Rovereto (499 mila euro), seguita da Riva del Garda con 397 mila euro. Sono sei i comuni "a tre cifre", ma tutti sotto i duecento mila euro: Arco (184 mila), Civezzano (177 mila), Tione (164 mila), Vallarsa (131 mila), Primiero San Martino di Castrozza (111 mila) e Mori (103 mila).
Più staccati gli altri paesi del Trentino, con Mezzolombardo, Nago e San Giovanni di Fassa comunque vicini ai centomila euro. Naturalmente in questa classifica va tenuto conto sia della presenza di autovelox sia della questione "traffico", poiché per questioni turistiche e di presenza costante di pendolari e di motociclisti alcune strade sono ovviamente molto più frequentate di altre. Naturalmente quando si parla di multe emergono i due punti di vista: quello degli automobilisti, che si sentono vessati dai controlli, e quello degli amministratori, che parlano di necessità di sicurezza sulle "loro" strade e non di volontà di "fare cassa" mettendo le mani nelle tasche dei cittadini (e dei turisti).
Come spesso accade la verità sta probabilmente nel mezzo, considerato che se tutti rispettassero le regole della strada e moderassero la velocità, allora i comuni avrebbero ben poche possibilità di "fare cassa" e le cifre raccolte sarebbero decisamente più basse.