Le associazioni: "La consultazione sui grandi carnivori in val di Sole? Sarà solo una farsa costosa"
Diverse realtà animaliste criticano il voto popolare del 27 ottobre, convocato dopo le firme raccolte dal comitato Insieme per Andrea Papi. "Iniziativa che continua a illudere gli abitanti su un futuro senza orsi e lupi, ma la materia è di competenza in primis europea, poi nazionale e provinciale. Si rilanci piuttosto il dialogo costruttivo con le comunità locali per trovare soluzioni equilibrate di convivenza"
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TRENTO. Diverse associazioni animaliste e ambientaliste intervengono criticamente sull'annunciata consultazione del 27 ottobre in val di Sole, convocata dopo le 6.173 firme raccolte dal comitato Insieme per Andrea Papi.
Oggi, 8 ottobre, arriva la bocciatura del'iniziativa da parte di una serie di realtà consolidate nel panorama dell'attivismo ecologista: Enpa, Lav, Legambiente circolo di Trento, Lipu, Mountain Wilderness, Pan - Eppaa, Io non ho paura del lupo e Wwf.
Nel comunicato stampa, le associazioni parlano di una "ennesima iniziativa farsa che continua ad illudere gli abitanti delle valli creando finte aspettative su un futuro senza grandi carnivori".
I sodalizi frimatari spiegnao poi così la loro critica: “Non serve di certo una consultazione per sapere che, dopo la morte di Andrea Papi, gli abitanti delle valli hanno paura: tanto più se in questi contesti si continuano a proporre esclusivamente eventi dei soliti noti che spaventano le persone e che demonizzano, oltre ogni ragione, la presenza dei grandi carnivori. I risultati sono quindi scontati, non foss’altro perché il legittimo umore delle valli è stato già misurato in un recente sondaggio commissionato dalla Provincia e rappresentativo di tutto il Trentino.”
In merito poi alla legittimità della consultazione popolare, le associazioni osservano: “Le nostre comunità hanno il diritto di esprimere democraticamente le proprie idee, ma gli amministratori dovrebbero catalizzare tale espressione in azioni in grado di offrire soluzioni concrete. Non è un caso che in valle dei Laghi, come noto, una simile consultazione non si possa fare in quanto non relativa a materie di competenza della Comunità di valle.
Da questo punto di vista stupisce il silenzio della Provincia, che dovrebbe ripetere chiaramente alle amministrazioni delle valli che la competenza sul tema è prima di tutto europea, poi nazionale, e infine provinciale e che queste iniziative sono solo uno spreco di tempo, energie, e soprattutto di denaro pubblico.
Dinanzi a questa iniziativa - prosegue la nota stampa - viene quindi spontaneo chiedersi: in base a quale criterio la Comunità della val di Sole spende soldi pubblici su una consultazione relativa a un tema sul quale non ha alcuna competenza e sul quale non potrà legiferare in alcun modo?.
Le associazioni concludono rilanciando l'appello a un salto di qualità generale e a un confronto costruttivo fra tutti i soggetti sui vari fronti che riguardano la gestione di orsi e lupi in Trentino: "Questa consultazione crea false speranze, senza portare ad alcuna soluzione concreta. Che si sia favorevoli o contrari alla presenza dei grandi carnivori, la realtà è che sono tornati e dobbiamo affrontare insieme questa sfida.
È il momento di lavorare sia per garantire sia la sicurezza delle persone e la protezione delle attività economiche locali, sia trovando soluzioni equilibrate che permettano di conservare e convivere con queste specie. Solo attraverso il dialogo e l'impegno comune possiamo costruire un futuro sostenibile per tutti, proteggendo sia le comunità che l'ambiente per noi e le generazioni future”.