Abitare / Il nodo

«La casa è un'emergenza, ma la Provincia tergiversa mentre molte famiglie sono in difficoltà»

L'esponente di Avs Jacopo Zannini all'attacco dopo la notizia dell'aumento degli sfratti nel 2023 (+5,6%): "Servono interventi urgenti e precisi: come un tavolo permanente, il blocco delle disdette Itea e investimenti immediati nell'edilizia sociale"

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TRENTO. Jacopo Zannini, già consigliere comunale nel capoluogo ed esponente di Alleanza Verdi e Sinistra del Trentino, commenta la notizia è dei giorni scorsi, dati del ministero dell’interno: gli sfratti in Trentino nel 2023 sono aumentati del 5%.

"Il disastro dell’edilizia abitativa, il mal funzionamento di Itea, la difficoltà di molte famiglie a pagare affitti e maxi bollette insostenibili sono lo specchio di una regressione del diritto all'abitare in  Trentino che non è di certo iniziata con l’amministrazione di centrodestra, ma che proprio con l’amministrazione Fugatti è esplosa fragorosamente.

Nonostante i dati siano sempre più incontrovertibili la giunta Fugatti e in particolare l’assessore Marchiori sembrano non rendersi conto del disastro in atto, continuano a non fare interventi seri e cercano di spegnere l’incendio in corso con una pistola ad acqua invece che con un buon estintore.

Sono troppo impegnati a cercare di fare passare la Valdastico, opera tanto inutile quanto devastante in qualsiasi variante venga proposta, che trascurano l’emergenza vera.

Se io fossi in consiglio provinciale avrei già chiesto le dimissioni dell’assessore “virtuale” Marchiori. L’abitare è un diritto umano di coloro che vivono e lavorano nelle città e le valli trentine e non può più essere declinato nella dimensione del 'faremo', servono oggi interventi urgenti e precisi: come un tavolo permanente per gli sfratti, il blocco degli sfratti Itea, investimenti istantanei nel settore e la possibilità di autorecupero per gli appartamenti Itea che non risultano utilizzabili", conclude Zannini.

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