Animali / Il caso

L'Oipa dopo l'attacco al fungaiolo: pronti al ricorso al Tar contro l'abbattimento dell'orso

L’Organizzazione internazionale protezione animali avvisa la Provincia dopo l'episodio avvenuto nel bosco a Bleggio superiore, ieri, 19 ottobre, con un uomo che ha riportato graffi alla schiena e alle braccia. «Vogliamo conoscere nel dettaglio le circostanze dell’accaduto, troppi gli orsi uccisi in Trentino»

IL FATTO Bleggio superiore, un fungaiolo ferito da un orso
ESPERTO «Semplicistico pensare che basti ridurre il numero di orsi»
ENPA Contro gli investimenti degli animali servono passaggi protetti

TRENTO. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) mette in guardia la Provincia sul caso dell'orso del Bleggio superiore e annuncia azioni legali contro l'eventuale abbattimento dell'esemplare protagonista dell'attacco di ieri, 19 ottobre, contro un fungaiolo che è stato graffiato alla schiena e alle braccia.

«L'uomo - scrive l'Oipa riferendo quanto diffuso dalla Provincia - è tornato a piedi fino al paese più vicino da dove è stato dato l’allarme».

E aggiunge: «Si legge nella nota provinciale che dopo l’identificazione si procederà alla 'rimozione' dell’animale.

L’Oipa presenterà a breve un’istanza di accesso agli atti per conoscere nel dettaglio le circostanze dell’accaduto e annuncia un immediato ricorso al Tribunale regionale di giustizia amministrativa qualora la Pat emani un provvedimento che preveda l’uccisione dell’orso.

Tutti gli orsi sono a rischio in Trentino e troppi di loro sono stati abbattuti per volontà del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, o in circostanze poco chiare.

Abbiamo saputo dalle parole del ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin (al question time dello scorso 17 ottobre) che sono in corso all’Ispra “valutazioni tecniche sull’attuabilità di programmi di sterilizzazione degli esemplari, da considerare come metodologia alternativa all’abbattimento”.

Ci sembra il segnale di come a livello centrale non si voglia sostenere la politica locale degli abbattimenti. Attuare una gestione dei grandi carnivori in Trentino che sia rispettosa della vita animale è sempre più urgente».

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