Mobilità / Il nodo

Trento e la questione parcheggi in una città da 300 mila passaggi di veicoli al giorno

Arrivare da fuori negli orari di punta può diventare un incubo, dato il pesante flusso automobilistico. Facciamo il punto con l'assessore comunale Ezio Facchin, il dirigente Giuliano Franzoi e il direttore di Trentino Mobilità Marco Cattani

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di Fabrizio Franchi

TRENTO. Arrivare in città dalla periferia o dalle valli durante gli orari di punta può diventare un incubo se si deve parcheggiare nelle zone centrali. Del resto il flusso automobilistico dalla e per la città ogni giorno feriale è di circa 300 mila passaggi di veicoli.

Una enormità per una città di poco più 120 mila abitanti. Il Comune con Trentino Mobilità, la società a partecipazione pubblica che gestisce la sosta non solo cittadina, sta analizzando i dati che saranno presentati martedì al Forum della mobilità a palazzo Geremia.

Dati su cui l'assessore competente Ezio Facchin e la giunta comunale stanno ragionando perché la situazione è davvero complessa. Riguarda i comportamenti collettivi e individuali, riguarda i flussi di traffico, vanno intersecati con quelli del trasporto pubblico, restando attenti a non violare i diritti individuali per quanto riguarda la mobilità.

Insomma, 300 mila passaggi da gestire e interpretare, con utilizzo delle tecnologie digitali per indirizzare il traffico, ma anche per la gestione della sosta.

Oggi sta diminuendo l'utilizzo delle monete nei parcometri e stanno aumentando gli utilizzi di carte di credito, bancomat e soprattutto delle app con cui pagare da remoto con un sistema controllato dagli ausiliari della sosta che rilevano le targhe con un palmare e controllano se tutto è in regola.

I parcometri sono stati rinnovati con una spesa di 500 mila euro e ora sono tutti predisposti per i pagamenti senza contanti e sono autosufficienti con il fotovoltaico.

Ma non solo: digitalizzazione significa anche sensori in alcune zone per capire quanto dura il carico-scarico delle merci o nei parcheggi per monitorare i posti liberi.

Già, ma il problema urgente è ora quello del posto auto. I parcheggi ci sono, ma più nelle zone periferiche, come l'area Zuffo, o l'ex Italcementi, che da soli garantiscono quasi 1500 posti gratuiti e con la disposizione di navette verso il centro con una frequenza di dieci minuti.

L'assessore Ezio Facchin ci ha presentato lo stato dell'arte insieme al dirigente comunale Giuliano Franzoi e al direttore di Trentino Mobilità, Marco Cattani.

In totale si parla di diecimila posti auto nei parcheggi di superficie e quelli coperti.

Da notare anche che negli ultimi anni i posti auto gestiti dal Comune sono aumentati del 7 per cento, con 472 posti in più. Senza contare ovviamente i parcheggi di proprietà, ovvero i garage. C'è da considerare anche l'inaccessibilità del centro, della zona Ztl per cui comunque il Comune ha concesso 750 permessi.

L'assessore Facchin tira un bilancio nell'ultimo anno di consiliatura e si dice soddisfatto: «La questione è molto complessa, ci sono tanti fattori, il tema della viabilità poi dipende dalla mobilità e la mobilità significa anche vivibilità e valorizzazione dell'ambiente. Abbiamo fatto una serie di approfondimenti. Siamo invece rimasti indietro sui parcheggi pertinenziali. C'è poi la questione dei parcheggi d'interscambio, che dipendono dall'efficienza del trasporto pubblico, perché bisogna che i passaggi siano frequenti e puntuali».

Questioni che richiedono tempo: «Bisogna investire sui comportamenti - dice ancora Facchin - l'approccio del cittadino va indirizzato. Ma se la risposta fosse semplice sarebbe già stata data». Alcune tariffe nei parcheggi, soprattutto di attestamento, come Italcementi e Monte Baldo sono studiate per applicare una filosofia precisa.

Spiega Cattani: «Vogliamo garantire una quota di posti vuoti per garantire una accessibilità alle zone più centrali dove ci sono tariffe più alte, fuori dal centro ovviamente i costi calano».

Va anche detto che il Comune non tocca le tariffe dal 2020, prima di questa data sono aumentate nelle zone centrali, ma diminuite nelle periferie in aderenza al progetto di incentivare i posti più periferici. E ora il Comune sta anche predisponendo all'area Zuffo un edificio in legno che ospiterà un bar, una zona per il co-working e un'altra per il deposito dei pacchi di Amazon e che l'automobilista può usare come punto d'appoggio.

Altra grande questione che il Comune deve affrontare - e i dati di Trentino Mobilità potranno aiutare - riguarda il traffico parassitario, ovvero quando e quanto l'automobilista continua a viaggiare alla ricerca di un posto.

Importante, spiega Franzoi è anche la rotazione sui parcheggi, che non devono essere saturi proprio per evitare il traffico parassitario. Per questo il Comune punterà molto anche sull'informazione, che sia coerente con la politica sul territorio.

Anche per questo sono state attivate le tariffe notturne all'Italcementi e al Monte Baldo: per garantire ai pendolare di trovare un posto la mattina. Insomma, dati non facili da gestire: tra 300 mila passaggi auto e 100 mila persone che arrivano con i mezzi pubblici. La gestione del tutto è la «business intelligence», ovvero come prendere decisioni grazie ai dati.

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