Val di Sole, un plebiscito per dire no agli orsi: contrario il 98% dei votanti
Alla consultazione svoltasi nei vari comuni, ieri, domenica 27 ottobre, si sono espressi 7.842 elettori, pari al 63,16% degli aventi diritto, solo poco meno rispetto all'affluenza registrata alle provinciali del 2023, che era l'obiettivo degli organizzatori del comitato Insieme per Andrea Papi
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TRENTO. Per la Val di Sole l'orso è pericoloso. Lo certificano 7.731 sì (98,58%) su 7.842 voti validi e una partecipazione alla consultazione del 63,16%. Il successo o meno si giocava tutto sul dato dell'affluenza.
E anche se non è stato centrato l'obiettivo del comitato Insieme per Andrea Papi, cioè portare alle urne più elettori che alle provinciali del 2023 (64,9%), gli organizzatori sono soddisfatti.
Ieri, domenica , 27 ottobre, nei comuni solandri i cittadini sono stati invitati a scegliere tra "sì" o "no" sul quesito proposto dalla consultazione popolare: «Ritieni che la presenza di grandi carnivori quali orsi e lupi, in zone densamente antropizzate come le Valli di Sole, Peio e Rabbi, sia un grave pericolo per la sicurezza pubblica ed un danno per l'economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali?».
«Avevamo sentore del sentimento della gente e ora c'è un dato che è politico», dice il presidente della Comunità, Lorenzo Cicolini.
L'affluenza più alta si è registrata nei Comuni della bassa valle: Cavizzana (75,51%), Rabbi (73,07%), Terzolas (71,72%) e Caldes (71,13%). Sotto il 60% invece Ossana (59,71%), Vermiglio (59,65%), Malé (57,45%) e Pellizzano (53,64%).
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