Castel Tesino, installazioni in ferro per il Museo Outdoor, ma la prima notte ne è già sparita una
Lo sconcerto della sindaca Menato, prese di mira le strutture finanziate con i soldi dello sviluppo rurale europeo del Gal
CASTELLO TESINO. Le prime installazioni hanno fatto la loro comparsa nei giorni scorsi. Si tratta di targhe e sagome in acciaio corten che fanno parte del progetto "Museo Outdoor e Indoor" a cui anche il Comune di Castello Tesino ha aderito. Un'iniziativa promossa dal Gal (Gruppo di Azione Locale) ancora nel corso della passata legislatura e che solo ora si concretizza. Ma a qualcuno, evidentemente, quelle installazioni non piacciono o danno fastidio.
«Purtroppo - come scrive la sindaca Graziella Menato sulla pagina social del comune - spiace dover comunicare che una struttura raffigurante un soldato seduto, installata mercoledì pomeriggio, sia stata sottratta nella serata o nella notte seguente. Sono già state interessate le forze dell'ordine che procedono alle indagini. Chi avesse notizie di movimenti strani avvenuti sul tratto via don Silvio Cristofolini e la scala che porta a via Monte Agaro, abbia la cortesia di avvisare, in qualche modo, la sottoscritta o le forze dell'ordine».
Quello che sta prendendo vita in paese è un percorso storico-culturale (in foto l'installazione "Filò" nel portico verso le scuole) che parte dal Museo della flora e della fauna alpina in località Le Parti e coinvolgerà strade, giardini, vicoli ed angoli della comunità "castelaza".