Premiati i migliori mieli del Trentino: 28 le aziende partecipanti
In tredici hanno ottenuto un riconoscimento sui 67 campioni presentati al concorso, la cerimonia oggi, 9 novembre, a palazzo Roccabruna. Quest'anno in provincia come nel resto d'Italia si è registrato un calo della produzione
TRENTO. Sono 13 i mieli trentini che hanno ottenuto un riconoscimento sui 67 campioni di 28 aziende partecipanti al concorso "I mieli del Trentino".
Si tratta del miele di castagno dell'apicoltura Benedetti Silvano (ottimo), il miele di melata dell'azienda agricola Grum di Conci Martina (ottimo), il miele di melata d'abete dell'apicoltura Castel Belfort S.a.s. (eccellente), il miele di melata d'abete dell'apicoltura Facchinelli (eccellente), i millefiori dell'apicoltura Campian di Malacarne Paolo (ottimo), dell'apicoltura Facchinelli (ottimo), dell'azienda agricola Christian Martinello (ottimo), dell'azienda agricola di apicoltura Sommavilla (ottimo), di Bertolini Luca (ottimo), di Ciasa Do Paré società semplice agricola di Cerenana (ottimo), di Ciasa Do Paré società semplice agricola di Valfredda Soraga di Fiemme (eccellente), e il miele di rododendro di Ruatti Alberto (ottimo) e di Valentini Pierino (eccellente).
"Quest'anno i mieli trentini che hanno partecipato al concorso sono pochi, ma molto buoni. Si tratta di un calo del 30% circa rispetto all'edizione 2023 come conseguenza di una minor produzione. Non c'è da meravigliarsi: il calo di produzione ha riguardato tutta la penisola. Abbiamo comunque riscontrato alcune specificità tipiche dei mieli trentini: prevalgono i millefiori, i mieli di rododendro e le melate di abete e ci sono anche mieli di lampone.
Una novità, questa, dovuta alle conseguenze della tempesta Vaia che ha creato ampi squarci nel bosco dove crescono lamponi selvatici", ha commentato la coordinatrice della giuria Lucia Piana.
"Nella manovra che andremo ad approvare per fine anno sono previste misure a sostegno dell'apicoltura. Questo impegno si affianca all'attività che la Fondazione Mach già dedica al settore in termini di formazione e trasferimento tecnologico.
Da parte mia ritengo che si debbano intensificare anche gli sforzi nella promozione per fare del miele un ambasciatore del nostro patrimonio agroalimentare", ha affermato - si legge in una nota - l'assessora provinciale all'agricoltura Giulia Zanotelli.