Chiesa / Il caso

Chiesa e abusi, due segnalazioni nel 2024 al Centro ascolto della diocesi

Il referente Don Aste: «L’esperienza di fede incompatibile con qualsiasi situazione di sopruso, di sopraffazione o abuso. Si fa ancora fatica a parlarne». Lunedì 18 novembre veglia in Duomo con il vescovo Tisi

TRENTO. Lunedì 18 novembre si celebra la IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti degli abusi, durate la quale la Chiesa di Trento propone una Veglia in cattedrale con inizio alle 20.30, guidata dall’arcivescovo Lauro Tisi, sul tema di quest’anno: “Ritessere fiducia”.

In vista della Giornata, la Diocesi ha diffuso la relazione annuale del Servizio Diocesano Tutela Minori attivato nel 2019.

“Il contributo più significativo del Servizio – sottolinea il referente don Alessandro Aste – credo che sia quello di aver tirato fuori dall’ombra il tema degli abusi in ambito ecclesiale, perché non ne accadano mai nella Chiesa e per creare le condizioni affinché le profonde ferite di chi ha sofferto possano trovare spazi di accoglienza e di ascolto all’interno della Chiesa. Cerchiamo di farlo prima di tutto attraverso iniziative di formazione nell’ottica della prevenzione, affinché gli ambienti ecclesiali siano sicuri per tutti. Siano spazi in cui non c’è nulla da temere”.

All’interno del Servizio Diocesano Tutela Minori opera il Centro di Ascolto, chiamato a raccogliere eventuali segnalazioni di abusi in abito ecclesiale, supportato dal Tavolo degli Esperti, composto da professionalità multidisciplinari. “Il Centro di ascolto – precisa don Aste – è lo strumento con cui vogliamo evitare di minimizzare, di far finta di non vedere e di non sentire le profonde ferite di chi ha subito degli abusi nell’ambiente ecclesiale”.

Gli accessi al Centro di Ascolto

Dei cinque accessi al Centro di Ascolto negli ultimi dodici mesi, uno si riferisce ad abusi in ambito familiare risalenti a molti decenni fa; un altro riguarda il disagio spirituale di una persona adulta nel contesto di una realtà associativa.

Delle due segnalazioni afferenti all’ambito degli abusi sessuali in contesto ecclesiale, una – riferita a fatti risalenti ad alcuni decenni fa – è in fase di approfondimento; l’altra è risultata non riconducibile all’ambito di applicazione delle norme sulla tutela dei minori.

Un’ulteriore segnalazione – anonima – esprimeva disaccordo in merito alle modalità operative di una realtà associativa. Tutte le segnalazioni – riferisce la Diocesi in una nota – sono state prese in carico e sono state valutate le modalità più adeguate per alleviare la sofferenza delle persone coinvolte.

Le iniziative formative

Nel corso del 2024 il Servizio diocesano ha proposto due iniziative di formazione-informazione relative al tema della tutela dei minori all’interno degli ambienti ecclesiali rivolte rispettivamente ai responsabili delle attività estive (grest, campeggi) e al personale docente di ogni ordine e grado dell’Istituto Arcivescovile di Trento e Rovereto e agli insegnanti di religione cattolica del Trentino.

A novembre 2024 è in programma una terza formazione inserita nel corso di psicologia generale dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Romano Guardini” di Trento, che ha come focus le diverse tipologie di violenze e le relative conseguenze psicofisiche sulla vittima.

La responsabile del Centro di Ascolto Barbara Facinelli ha partecipato alla progettazione del primo convegno promosso dal Servizio Regionale Tutela Minori del Triveneto ad ottobre a Zelarino (VE) sulla tutela dei minori nel mondo digitale: “Uso e abuso della rete. Prevenire e tutelare: quali strategie educative?”.

Ad aprile 2024 si è concluso il primo mandato quinquennale del Servizio tutela minori di Trento, che ha visto un rinnovamento dei componenti del Servizio stesso. Il Tavolo degli Esperti ha nominato al proprio interno un gruppo di lavoro che ha lo scopo di redigere un documento di buone prassi di prevenzione e tutela minori negli ambienti ecclesiali. Si sta poi lavorando al prossimo Convegno promosso dal Servizio, il terzo, che si terrà a Trento nella prossima primavera.

“La questione degli abusi – conclude don Aste – resta difficile, si fa fatica a parlarne. Per questo credo che sia importante incrementare lo sforzo affinché gli ambienti e le iniziative ecclesiali assicurino il benessere di tutte le persone che frequentano i nostri ambienti per vivere un’esperienza di fede. E un’esperienza di fede è assolutamente incompatibile con qualsiasi situazione di sopruso, di sopraffazione o di abuso”.

Il Centro di Ascolto del Servizio Diocesano Tutela Minori risponde al seguente numero telefonico: 349/23.72.946 e all’indirizzo mail tutelaminori@diocesitn.it. L’indirizzo postale è: Servizio Tutela Minori, piazza Fiera 2 – 38122 TRENTO.

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