Comunali / Centrodestra

Fratelli d'Italia: per il candidato sindaco di Trento non c'è solo Giacca

Il coordinatore regionale, Alessandro Urzì, prende tempo sul nome del patron del Trento Calcio, fortemente voluto dalla Lega del presidente Fugatti. «Noi abbiamo diversi nomi e uno in particolare di grandissimo pregio che per questo non abbiamo ancora speso pubblicamente». Ma gli altri partiti della coalizione convergono già sull'imprenditore, garantendo il loro appoggio

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TRENTO - A Trento, come già accaduto a Riva, a Rovereto e prima ancora sulla presidenza della Provincia, nella coalizione di centrodestra l'area territoriale e la Lega cercano prima di trovare un accordo tra loro sul nome del candidato sindaco e poi trattano con Fratelli d'Italia, mettendo il partito di Giorgia Meloni nella condizione di prendere o lasciare, ritrovandosi isolato.

Così, sta avvenendo sul nome di Mauro Giacca (foto), patron del Trento Calcio, fortemente voluto dal presidente Maurizio Fugatti, la Lega che ha già raccolto un consenso di massima nella coalizione di centrodestra. Si attende la decisione di Fratelli d'Italia, che certo sul capoluogo non può permettersi di rompere, ma che continua a dire di avere un suo nome da proporre al tavolo, anche se non ho ancora svelato le sue carte e non sembra avere fretta di farlo.

«Noi abbiamo diversi nomi - dichiara il coordinatore regionale del partito, Alessandro Urzì - ed uno in particolare di grandissimo pregio che per questo non abbiamo ancora speso pubblicamente. Una donna che sarebbe un segnale distintivo del nostro impegno sul campo per dare un profondo segnale di cambiamento del modo di fare politica come ci insegnano Giorgia Meloni al governo e Francesca Gerosa in Provincia».

Riguardo al nome di Giacca, Urzì dice: «Ovviamente nessuna pregiudiziale perché siamo una coalizione e decideremo assieme. E si tratta di una personalità di grande livello, molto apprezzato. Quindi non escludiamo nulla, ma condivideremo la eventuale scelta fra tutti e al nostro interno anche con la nostra potenziale candidata. Una sola cosa è certa: garantiremo di lasciare una impronta forte di Fratelli d'Italia nella coalizione, che si presenterà a Trento, perché stiamo cambiando l'Italia, stiamo dando un contributo fondamentale per le politiche di autonomia in Trentino, saremo centrali anche a Trento città. Con chiunque sarà il nostro candidato sindaco».

Urzì, che rimarca come il confronto con gli alleati sia fruttuoso, sostiene che fino ad ora Fratelli d'Italia non ha messo sul tavolo il nome della sua candidata perché: «Intanto abbiamo proposto il profilo. Si vota a maggio».

Come a dire che non c'è fretta di concludere subito la trattativa sul nome. Sta di fatto che questa volta Fratelli d'Italia, al contrario di quanto fatto a Rovereto, dove aveva proposto per primo il nome di un candidato ritrovandosi alla fine fuori dalla coalizione, ora custodisce gelosamente il suo nome, lasciando alla Lega la prima mossa.

È chiaro che se gli altri, nel frattempo, come sta avvenendo, convergono sul patron del Trento Calcio e già si stanno congratulando garantendo il loro appoggio, diventa più difficile dirottare la coalizione sul nome di «grandissimo pregio» non ancora speso pubblicamente.

Il punto di caduta per Fratelli d'Italia, dunque, per riuscire a uscirne dignitosamente potrebbe essere quello di proporre un ticket con Giacca candidato sindaco, visto che gli altri sembrano già convinti, e la potenziale candidata proposta da FdI come vicesindaca in caso di vittoria. Insomma, un po' come è accaduto alle provinciali con Fugatti candidato presidente e Francesca Gerosa "vice". Su questa ipotesi Urzì dice: «Tutto è possibile». L. P.

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