Giustizia / La sentenza

Donna delle pulizie molestata al lavoro: 64enne condannato a un anno e 8 mesi

Si è concluso così in primo grado il capitolo di una vicenda che per una lavoratrice trentenne ha rappresentato un vero e proprio incubo. L'uomo dovrà anche pagare 30mila euro. I fatti contestati risalgono a fine febbraio 2019

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TRENTO. Era stato accusato di violenza sessuale, nell'ipotesi di minore gravità, nei confronti di una giovane collaboratrice domestica intenta nelle pulizie nella sua abitazione. Giovedì 21 novembre in aula è stata pronunciata la sentenza del collegio di giudici Claudia Miori, Greta Mancini, Niccolò Cogliati Dezza del tribunale di Trento che ha condannato l'imputato, un 64enne della Valsugana, difeso dall'avvocato Claudio Tasin, a 1 anno e 8 mesi per fatto lieve, pena chiesta anche dalla procura rappresentata dalla pm Maria Colpani, oltre al risarcimento danni alla parte civile, rappresentata dal legale Marcello Paiar, pari a 30mila euro.

Si è concluso così in primo grado il capitolo di una vicenda che per una lavoratrice trentenne ha rappresentato un vero e proprio incubo.

I fatti contestati risalgono a fine febbraio 2019. Stando agli atti la donna era stata nel monolocale del sessantenne per aiutarlo appunto nelle faccende domestiche. In quell'occasione - stando alla testimonianza raccolta - l'uomo era uscito dal bagno dopo la doccia coprendosi soltanto le parti intime e chiedendole di asciugargli le spalle. Poi le molestie: prima il tentativo di abbracciarla e successivamente, quello di baciarla anche sulla bocca.

L'uomo dunque l'avrebbe stretta a sé. La vittima aveva cercato di allontanarsi il prima possibile, sconvolta da quanto accaduto. Uno shock che si era portata dietro anche nei giorni successivi ma che fortunatamente era riuscita a confidare al marito e ad una vicina.

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