Alpini e molestie, l’affondo di Bertuol (Ana): «”Non una di meno” cercava solo visibilità»
All’assemblea delle penne nere l’affondo del vicepresidente: «Denunce archiviate, ma questo non fa rumore
ALPINI In campo contro le molestie: varata una campagna
LE ACCUSE Parlano centinaia di ragazze dopo l'adunata
TRENTO. «Con le accuse di molestie durante le adunate i gruppi di "Non una di meno" hanno cercato visibilità. Sono menzionati nei giornali e nelle televisioni, hanno raggiunto il loro obiettivo e hanno lasciato perdere gli Alpini. Ma ci hanno arrecato un grave danno di immagine». Il vicepresidente di Ana - Sezione Trento Roberto Bertuol torna così sul tema delle accuse di molestie ai danni delle donne durante le adunate, sollecitato da una domanda dalla platea. Un alpino aveva chiesto a che punto fosse la cosiddetta "contro denuncia" avviata da Ana nazionale nei confronti di chi, riteneva, avesse diffamato l'associazione. Ana aveva denunciato un giornalista di Fanpage per la sua cronaca dell'Adunata di Rimini del 2022, ma il procedimento è stato archiviato in quanto il giornalista raccontò fatti di interesse pubblico. Anche le accuse di molestie, tuttavia, hanno fatto poca strada nei tribunali, precisa Bertuol: «Dopo l'adunata di Rimini c'è stata una sola denuncia per le presunte molestie, archiviata perché non si è dimostrato il fatto. Ma a differenza dell'accusa, l'archiviazione non fa rumore».
Bertuol chiede attenzione nei comportamenti: «Resta la preoccupazione perché gli eventi con migliaia di persone rappresentano un'occasione per chi cerca visibilità. Cerchiamo di tenere alta l'attenzione. Basta la fotografia di un comportamento smodato, magari di uno su cinquecentomila partecipanti, per mettere in cattiva luce tutti».
A margine dell'assemblea, il presidente Paolo Frizzi ha confermato la sostanza di quanto detto: «Che il gruppo "Non una di meno" abbia tratto visibilità da quelle accuse è un fatto. Detto questo, chiunque alzi le mani su una donna è un maiale, che abbia il cappello da alpino oppure no. Come Ana abbiamo compiuto un forte approfondimento affrontando la tematica per combattere un'immagine che ci danneggia, anche collaborando con la Commissione Pari Opportunità della Provincia».