Giulia Bortolotti la candidata sindaca dei «non allineati»
Con Onda, M5s e Rifondazione sfida Ianeselli e il centrodestra. La presidente della Circoscrizione di Meano, uscita dalla maggioranza di centrosinistra: «No a opere faraoniche come il bypass e la funivia delBondone. Risorse nella mobilità sostenibile integrata»
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TRENTO - Giulia Bortolotti ha un sorriso sincero, le idee chiare e l'empatia di chi ti guarda negli occhi e sa usare un linguaggio che va dritto al punto. Ieri, la presidente della Circoscrizione di Meano, insegnante e presidente del Consiglio del sistema educativo provinciale, uscita di recente dalla maggioranza di centrosinistra, perché in rotta con la linea di Franco Ianeselli, è stata presentata ufficialmente come la candidata sindaca di Trento di una coalizione formata da tre liste: Onda, Movimento 5 Stelle e Rifondazione comunista.
Non si esclude che altre possano aggiungersi strada facendo, anche se per ora è abortito il tentativo di unire le forze con Claudio Geat, con cui ci sono affinità soprattutto sul no al bypass. Geat infatti ha levato l'ancora ed è partito da solo, senza attendere altri, come capitano della sua lista civica «Generazione Trento» e questa scelta ha interrotto - per ora - il dialogo.
Il consigliere provinciale di Onda, Filippo Degasperi, il primo ad aver contattato Giulia Bortolotti riuscendo a tessere la tela della coalizione e a ricucire persino con il Movimento 5 Stelle, dal quale era stato espulso ormai anni fa, ieri nel presentare la candidata sindaca ha prospettato «un orizzonte che sarà più colorato per Trento rispetto al grigio che da qualche tempo opprime questa città».
Poi ha specificato: «Intendiamo ricucire un'area di non allineati che immaginano un futuro diverso rispetto a quello che ci prospetta la coppia inossidabile Fugatti-Ianeselli».
Bortolotti ha esordito ringraziando le forze politiche che le hanno dato fiducia e le molte persone che ieri hanno voluto partecipare alla presentazione, nella sala Caracristi a Gardolo: «Quello che mi muove è l'idea che se non siamo noi a occuparci della politica è la politica che si occupa di noi e non possiamo tirarci indietro. Sono qui con spirito di servizio con l'idea che le cose possono essere fatte in un'altra maniera rispetto a quello che vediamo quotidianamente. Cercheremo di riuscire a rappresentare quei cittadini che oggi pensano che non valga la pena andare a votare, mettendoci tutta la nostra energia e la voglia di cambiare.
Le parole chiave che ci condurranno nella campagna elettorale - ha aggiunto Bortolotti - sono: la comunità, che ci sta a cuore e le cui difficoltà da presidente di circoscrizione ho imparato a conoscere, e la questione sociale ed ecologica, che vanno di pari passo. Ci auguriamo che le poche risorse che ci sono a disposizione vengano spese per una visione di città ecologica globale e non rincorra opere faraoniche e consumo del suolo, che ci preoccupa molto».
A margine della presentazione, Bortolotti precisa: «Ho conosciuto Filippo Degasperi dopo aver deciso di chiudere l'esperienza di appoggio alla maggioranza del sindaco Ianeselli perché non mi sentivo più rappresentata da questo modo di fare politica e dagli obiettivi che sta portando avanti che sono gli stessi del centrodestra. Poi già conoscevo Valeria Allocati (di Rifondazione, ndr).
Noi siamo contro il bypass e la Funivia del Monte Bondone, perché quelle risorse vanno investite nella mobilità sostenibile integrata, mentre oggi il problema è molto vago».
All'incontro c'era anche Alessia Tarter, altra presidente di circoscrizione, che come Bortolotti ha lasciato il centrosinistra. E si è riaffacciato l'ex consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle, Alex Marini, che ha accompagnato i pentastellati della città, guidati da Paolo Santolini, in questa operazione di riavvicinamento a Onda.
Spiega Marini: «Non è una questione personale ma politica, per costruire un progetto diverso. Giulia Bortolotti ci è piaciuta perché ha i nostri ideali sull'ambiente, la giustizia sociale e la lotta alla corruzione. All'unanimità abbiamo deliberato di aderire alla coalizione in una logica di parità tra le forze politiche, con il vincolo di tenere aperta la porta ad altri».
Paolo Santolini, che per i 5 Stelle ha il mandato di occuparsi delle comunali di Trento aggiunge che da parte del Pd o di altre forze della coalizione di Ianeselli, al di là delle dichiarazioni sull'allargamento non c'è mai stato nemmeno un contatto: «Né il Pd né altri si sono fatti vivi e ci hanno chiesto un incontro. Mai».
Nella foto, da sinistra, Degasperi, Bortolotti, Tarter, Santolini e Pantano.