Crimine / Allarme

Ondata di furti nelle case in val di Non, i carabinieri inseguono in auto una banda

Cinque pattuglie impegnate sulle strade di campagna, al confine con l'Alto Adige, per fermare i ladri che nella fuga sono finiti fuori strada, l'auto si è ribaltata ma gli occupanti sarebbero scappati a piedi, approfittando dell'oscurità. I "colpi", al tardo pomeriggio e sera, negli ultimi giorni, nelle zone di Cavareno, Fondo, Sarnonico, Ronzone e Borgo d'Anaunia

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di Francesca Cristoforetti

TRENTO - Raffica di furti l'altroieri sera in Val di Non con tanto di inseguimento con cinque pattuglie da parte dei carabinieri nelle campagne al confine con l'Alto Adige, dopo essere riusciti a individuare la banda di presunti ladri.

Una settimana concitata quella appena trascorsa, viste le numerose segnalazioni raccolte nelle zone di Cavareno, Fondo e Sarnonico.

Il tutto però è culminato nella serata di venerdì, quando a Ronzone e Borgo d'Anaunia sono stati contati ben quattro tentativi di furto in abitazione, mentre altri due colpi sono andati a segno.

Alla centrale unica di emergenza 112 infatti, quel giorno, sono arrivate più chiamate. Tutte le intrusioni sarebbero avvenute nella fascia oraria tra le 18 e le 24. E stando alle ricostruzioni degli inquirenti sempre seguendo lo stesso modus operandi: effrazione dei serramenti e degli infissi per poi introdursi all'interno delle stanze per cercare denaro o gioielli di valore da portare via.

In un caso, addirittura, - secondo una testimonianza - lo stesso proprietario di casa si sarebbe trovato di fronte all'autore del reato che stava rovistando nel suo soggiorno. Scoperto, sarebbe scappato dal poggiolo, lanciandosi al piano terra per poi fuggire. Già al primo furto la centrale ha inviato sul posto cinque pattuglie del nucleo radiomobile della compagnia di Cles per rafforzare i controlli e presidiare il territorio.

I militari in poco sono riusciti a individuare le quattro persone, che a bordo di un'auto, hanno tentato di darsi alla fuga.

L'inseguimento è proseguito per diversi chilometri da Malosco a Caldaro. Proprio lungo la strada del vino all'improvviso la macchina ha deviato, ribaltandosi nelle campagne.

I ladri però sarebbero riusciti a lanciarsi fuori dal veicolo ancora in corsa, dileguandosi nel buio dei vigneti.

Le indagini quindi proseguono per arrivare a fermare la banda: ad essere acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e rafforzati i controlli, già in atto.

A parlare è anche il sindaco di Cavareno Luca Zini: «Ad essere prese di mira sono soprattutto le abitazioni isolate e senza luci, anche esterne. Prosegue la nostra collaborazione con le forze dell'ordine per evitare che questi episodi si ripetano».

[foto di archivio]

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