I presunti maltrattamenti nel reparto di ostetricia, la parola alle parti civili
Oggi, lunedì 2 dicembre, in tribunale a Trento, la nuova udienza del procedimento a carico dell'ex primario Saverio Tateo e della sua vice Liliana Mereu. A supporto dell'accusa gli interventi in aula degli avvocati che rappresentano alcune ginecologhe e l'Apss. Nelle prossime sedute, la parola alla difesa
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TRENTO - Parola alle parti civili, oggi, lunedì 2 dicembre, in tribunale a Trento, nella nuova udienza del procedimento per i presunti maltrattamenti nei confronti del personale del reparto di ginecologia e ostetricia dell'ospedale. Gli imputati sono l'ex primario Saverio Tateo e la sua vice Liliana Mereu
In aula, alcune delle ginecologhe che hanno delineato gli episodi addebitati agli imputati. Cinque di loro sono rappresentate dall'avvocato Andrea de Bertolini, che davanti al gup del tribunale di Trento, Marco Tamburrino, ha ribadito le ragioni a supporto delle gravi accuse nei riguardi del medico, che anche oggi è presente in aula.
Lo scorso 29 novembre, la pm Maria Colpani, dopo una lunga requisitoria, aveva formulato una richiesta per i due imputati di quattro anni, 2 mesi e 20 giorni, tenendo conto dello sconto garantito dal rito abbreviato.
Una richiesta di pena che l'Apss, per il tramite del proprio legale Davide Finelli dell’Avvocatura dello Stato, ha supportato oggi in aula, aggiungendo anche la domanda di un risarcimento per l'Azienda sanitaria di 625 mila euro (e altri 20 mila di spese patrimoniali).
Il procedimento sui presunti maltrattamenti è scaturito dalle indagini seguite alla scomparsa della ginecologa, Sara Pedri, 31enne di Forlì, di cui si sono perse le tracce dal 4 marzo 2021. Le parti offese nel processo sono 21, tra cui la stessa Pedri.
La prossima udienza è fissata per il 13 dicembre, quando interverrà la difesa di Liliana Mereu, mentre quella dell'ex primario parlerà il 15 gennaio.