L'inchiesta che sconvolge la regione, scaturita da un accesso illegale alle banche dati 5 anni fa
Nel mirino l’intrusione informatica di una funzionaria del Comune di Bolzano, accertamenti su decine di impiegati e dirigenti (ed anche un giornalista “influencer”)
BOLZANO. Sono 9 le persone per cui la Procura distrettuale di Trento ha chiesto gli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta in cui si ipotizza l'esistenza di una sorta di gruppo affaristico in grado di influenzare e controllare le principali iniziative della pubblica amministrazione, soprattutto nel settore della speculazione edilizia in Trentino Alto Adige. Oltre a Renè Benko e al commercialista bolzanino Heinz Peter Hager, tra i 9 per cui è stata richiesta la misura cautelare ci sono anche l'imprenditore roveretano Paolo Signoretti, l'ex sindaco di Dro e senatore Vittorio Fravezzi, la sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi, gli architetti Fabio Rossa e Andrea Saccani, il giornalista "influencer” Lorenzo Barzon e la dirigente del Comune di Bolzano nell'ufficio gestione del territorio Daniela Eisenstecken.
L'indagine, nata nel 2019, è partita dopo un accesso abusivo al sistema informatico di una dipendente comunale di Bolzano. Secondo gli inquirenti, gli imprenditori coinvolti avrebbero concesso favori, regali e denaro anche a funzionari e amministratori pubblici in cambio di appalti.
Nell'ambito dell'inchiesta della Procura distrettuale di Trento sono attualmente in corso a Bolzano diverse perquisizioni, non solo in Municipio. La Guardia di finanza si trova negli uffici del noto commercialista Heinz Peter Hager, mentre i Carabinieri nell'ufficio della Signa Holding, ex società del magnate austriaco Renè Benko che sta realizzando in centro città il mega-centro commerciale Waltherpark. Le operazioni - si apprende - riguardano in prima linea computer, telefoni e altri supporti elettronici.