Giustizia / Inchiesta

Politica e affari, quelle "pressioni" (riuscite) dell’ex generale dei Carabinieri Franzoso sul luogotenente di Folgaria

Un verbale di infrazione ad un cantiere edile, e Signoretti chiama l’ex comandante della Legione in pensione. Che telefona al maresciallo Casciotti: poi la denuncia è stata bloccata e non è mai stata inoltrata in Procura

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FOLGARIA. Nel lungo elenco degli indagati dell'operazione che ha portato in carcere nove persone e che sta facendo tremare le amministrazioni di mezzo trentino ci sono anche appartenenti alle forze dell'Ordine. La loro è una posizione defilata rispetto agli altri, e sono entrati accidentalmente nell'inchiesta in seguito alle intercettazioni dei telefoni dei principali protagonisti di questa vicenda giudiziaria. In particolare tra gli indagati risulta esserci il generale di corpo d'armata dei carabinieri in pensione Italo Franzoso, in passato a capo del Comando provinciale dei Carabinieri di Trento prima di essere trasferito a Bolzano prima come Capo Ufficio Operazioni e successivamente con l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Legione Carabinieri Trentino Alto Adige.

Secondo l'accusa il generale avrebbe fatto pressioni sul comandante della stazione dei carabinieri di Folgaria per dei rilievi in seguito ad un sopralluogo presso un cantiere da parte dell'Uopsal della Provincia. I fatti risalgono al luglio del 2021. I carabinieri erano intervenuti sul cantiere insieme agli ispettori Uopsal riscontrando una serie di illeciti che, oltre a sanzioni amministrative, prevedevano che il verbale avrebbe dovuto essere trasmesso in Procura per l'iscrizione nel registro delle notizie di reato. Fatto che in realtà non è avvenuto.

Dalle intercettazioni sarebbe emerso che Paolo Signoretti, che rivestiva un ruolo di Presidente del Cda nella società controllata a Folgaria, avrebbe contattato il generale dei carabinieri in pensione Italo Franzoso, il quale, una volta in congedo, avrebbe prestato delle consulenze per la società Ballarini Srl (come attestato dalle fatture emesse nel 2012 e nel 2022 per complessivi 70 mila euro).

Signoretti avrebbe chiesto a Franzoso di parlare con il comandante della stazione di Folgaria, che all'epoca era il luogotenente Piergiorgio Casciotti, e secondo gli investigatori questo è avvenuto. Infatti la comunicazione di reato non sarebbe stata trasmessa alla Procura e lo stesso luogotenente Casciotti, seguendo le indicazioni di quello che in passato era stato il suo comandante, parlando al telefono con Signoretti, gli avrebbe sia svelato che a segnalare i problemi al cantiere era stata la ditta concorrente e poi lo rassicurava del fatto che denuncia non era partita e che era stata da lui stesso bloccata in modo che alla società venisse solo elevata una modesta sanzione amministrativa.

Sempre secondo l'accusa la contropartita sarebbe stata che la società Ballarini, di cui Franzoso era appunto consulente) avrebbe poi ricevuto l'incarico dei lavori di demolizione nel complesso Waltherpark per un importo di oltre 1 milione di euro. L'accusa, come prova, ha le intercettazioni telefoniche intercorse tra i tre soggetti in questione, ossia Paolo Signoretti, il generale Italo Franzoso e il comandante della stazione carabinieri di Folgaria, Piergiorgio Casciotti.

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