Inchiesta Romeo, la vigilia di Natale altra udienza davanti al Riesame
Si tratterà della richiesta di dissequestro di computer e cellulari. Per i sei indagati ora ai domiciliari previsti tempi lunghi: la misura potrebbe non cambiare prima di Pasqua. Giovedì respinta l'istanza di revoca delle misure cautelari (fatta eccezione per Lorenzo Barzon) e le motivazioni della sentenza non verranno depositate prima di 45 giorni
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TRENTO. Nell'inchiesta Romeo sull'intreccio tra affari, politica e appalti, la prossima tappa in tribunale è il giorno 24: la mattina della vigilia di Natale è fissata l'udienza davanti al Riesame in merito alla richiesta avanzata da alcuni indagati di dissequestro dei dispositivi, ossia computer e cellulari, trattenuti dagli inquirenti per l'analisi dei contenuti.
Sono stati già restituiti i contanti sequestrati il giorno in cui è scattata l'operazione, martedì 3 dicembre: 15mila euro erano stati trovati nella disponibilità del generale in pensione Italo Franzoso (finito nell'indagine per uno scambio di favori con l'ingegnere Paolo Signoretti), ma la somma gli era stata quasi subito riconsegnata.
Per i sei indagati che ora si trovano ai domiciliari i tempi sono lunghi: la misura potrebbe non essere modificata prima di Pasqua. Con dispositivo di giovedì, il Riesame ha respinto (fatta eccezione per Lorenzo Barzon) l'istanza di revoca delle misure cautelari e le motivazioni della sentenza non verranno depositate prima di 45 giorni. A quel punto i legali degli arrestati avrebbero 15 giorni per impugnare la decisione.
Inoltre i tempi della Cassazione non sono così stringenti come per il Riesame: si parla di altri 30 giorni.