Il Tribunale del riesame si riserva di decidere sui terminali sequestrati
Questa mattina, 24 dicembre, l'udienza sulle richieste di revoca delle misure cautelari per alcuni strumenti e apparecchiature informatiche. La Procura ha espresso la propria contrarietà alla revoca fino al completamento delle copie forensi utili per le indagini. Sarebebro invece già stati restituiti i circa 15.000 euro sequestrati a uno dei 77 indagati
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TRENTO - Il Tribunale del riesame di Trento, riunitosi in udienza nella mattinata odierna, si è riservato di decidere sulle richieste di revoca delle misure cautelari reali disposte dal gip e relative ad alcuni strumenti e apparecchiature informatiche, come telefoni, tablet eccetera, sequestrati agli indagati nel corso della maxi inchiesta della Procura su una presunta associazione a delinquere per condizionare gli appalti in Trentino Alto Adige.
Le domande presentate per la restituzione delle strumentazioni sono complessivamente cinque.
La Procura ha espresso la propria contrarietà alla revoca fino al completamento delle copie forensi utili per le indagini.
Tra le domande al vaglio dei giudici non vi è quella relativa ai contanti, circa 15.000 euro, sequestrati a uno dei 77 indagati nell'ambito delle perquisizioni effettate lo scorso 3 dicembre.
I soldi - a quanto apprende l'agenzia Ansa - sono già stati riconsegnati.