Violenza / Capodanno

Selvaggiamente picchiati dal branco che incendiava cassonetti, per aver chiamato il 112, tre ragazzi feriti

L’assalto a Madonna Bianca: in azione una ventina di giovani: per i tre, che rincasando hanno dato l’allarme, ferite anche a colpi di bottiglia

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di Leonardo Pontalti

TRENTO. Aggrediti selvaggiamente, solo per aver composto il 112 per segnalare dei vandalismi. Se lunedì in via Lampi la violenta aggressione ai danni di un giovane era avvenuta per una rapina, quanto accaduto all'alba di ieri a Madonna Bianca è un fatto ancora più impressionante, proprio per le cause che avrebbero portato all'aggressione.

A farne le spese, tre giovani che poco dopo le 2 del mattino stavano rincasando dopo aver preso parte ai festeggiamenti di Capodanno in piazza Duomo: arrivati nei pressi di piazzale Europa, i tre hanno notato un gruppo di ragazzi - pare una ventina - che stavano dando fuoco ad alcuni cassonetti dell'immondizia.

I tre giovani hanno subito pensato di dover fare la cosa più corretta: comporre il 112 per segnalare quello che stava accadendo. Quando i ragazzi che stavano incendiando i cassonetti hanno capito le loro intenzioni, la reazione è stata immediata e, purtroppo furiosa: stando al racconto dei tre aggrediti, il manipolo di giovani e giovanissimi li avrebbe letteralmente accerchiati, per poi accanirsi su di loro con calci, pugni e brandendo delle bottiglie di vetro.

L'intenzione, evidente, sarebbe stata quella di far pagare loro l'"intromissione" e la segnalazione alle forze dell'ordine: una vendetta che, purtroppo, è stata consumata in pieno.

I tre giovani sono stati picchiati: uno di loro è stato ferito da alcuni cocci di bottiglia, un altro ha riportato fratture a una gamba a seguito proprio della violenza subita, con il terzo che se l'è cavata, per così dire, con escoriazioni e traumi minori.

Dopo l'aggressione punitiva, il gruppo di ragazzi si è allontanato e in piazzale Europa sono intervenuti non solo i vigili del fuoco permanenti per spegnere il rogo dei cassonetti, ma anche il personale medico e sanitario che ha prestato le prime cure ai tre ragazzi, trasferendoli poi al Santa Chiara dove si trovano ancora due di loro.

A Madonna Bianca sono arrivati poi anche i carabinieri della compagnia di Trento, che hanno raccolto le testimonianze degli aggrediti e di altri presenti. Ora la ricostruzione dei fatti è al vaglio dei militari dell'Arma, che sta cercando di acquisire elementi utili all'identificazione degli aggressori anche attraverso le immagini delle telecamere presenti in zona, in attesa che le vittime e i loro familiari formalizzino la denuncia.

Stando a quanto raccolto fino ad ora, pare che nessuno dei tre conoscesse gli aggressori e che dunque, ad aggravare il quadro, tutto sarebbe stato legato unicamente alla chiamata al 112 ritenuta inopportuna da chi stava oltrepassando il segno nel festeggiare l'arrivo del nuovo anno.

Chiamata che, invece, peraltro, al di là del grave episodio di violenza, si è rivelata poi quantomai necessaria dato lo scenario che i vigili del fuoco si sono trovati davanti in piazzale Europa e che anche per buona parte della giornata di ieri i residenti di Madonna Bianca hanno potuto "apprezzare": i cassonetti bruciati erano quelli davanti alla farmacia comunale, con il contenuto dei cassonetti a sua volta bruciato che è rimasto sul terreno assieme ai resti dei contenitori. Il tutto dopo che una messe di botti era stata fatta scoppiare poco più in là, a valle della chiesa parrocchiale, lasciando sul campo anche in questo caso un panorama degradante. Le indagini serviranno a chiarire le responsabilità anche su questo fronte.

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