Criminalità / I dati

Polizia postale di Trento: lo scorso anno 20 denunce e tre arresti per pedopornografia

Dodici le perquisizioni per lo stesso tipo di reato. Spicca poi una maxi-truffa nel trading online che ha causato danni per oltre 2,4 milioni di euro. Le frodi informatiche si confermano una minaccia significativa, con tre denunce che hanno portato a due arresti e danni per 325.489 euro

ARRESTO 62enne trentino accusato di aver adescato ragazzine online
INCHIESTA 
Nella rete di pedofili online c'era anche un cinquantenne

TRENTO. Arrivano i dati nazionali e locali sull’attività della Polizia postale nel 2024. A livello nazionale il cybercrime lo scorso anno ha mostrato numeri preoccupanti: la Polizia Postale ha gestito oltre 82.000 segnalazioni attraverso il Commissariato di Ps Online. Le frodi informatiche si confermano tra i reati più diffusi, con particolare attenzione al fenomeno del phishing e delle truffe nel trading online. Sul fronte della pedopornografia, il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online ha coordinato oltre 2.800 indagini, con circa 1.000 perquisizioni, 144 arresti e 1.028 denunce. In forte aumento gli attacchi informatici alle infrastrutture critiche sono aumentati del 30%. 

Con riferimento al contrasto al cyberterrorismo, il costante monitoraggio della rete risulta essenziale per la precoce individuazione di minacce e per la corretta gestione dell'ordine e la sicurezza pubblica. In tale ambito, la Polizia Postale opera in costante raccordo con gli uffici specialistici della Polizia di Stato per prevenire fenomeni di radicalizzazione sul web e garantire quindi una completa analisi della minaccia estremista. Nel 2024 sono stati monitorati oltre 290.000 siti web, dei quali 2.364 oscurati.

Dati trentini

In questo contesto si inseriscono i dati del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica (C.O.S.C.) di Trento che ha diffuso il report delle attività di servizio per l'anno 2024, evidenziando un quadro preoccupante sul fronte delle truffe online, ma anche importanti risultati nell'ambito della prevenzione.

Spicca, in particolare, una maxi-truffa nel trading online che ha causato danni per oltre 2,4 milioni di euro. Le frodi informatiche si confermano una minaccia significativa, con tre denunce che hanno portato a due arresti e danni per 325.489 euro. Sul fronte dell'e-commerce sono state registrate otto denunce, con perdite economiche più contenute per circa 31.000 euro.

Preoccupa anche il dato relativo ai reati contro la persona: su 24 denunce totali, ben 20 riguardano casi di pedopornografia, che hanno portato a tre arresti e dodici perquisizioni. Gli investigatori hanno inoltre gestito casi di diffamazione online, minacce, molestie e revenge porn.

Particolarmente significativa l'attività di prevenzione nelle scuole: sono stati realizzati 57 interventi di sensibilizzazione che hanno coinvolto 8.321 studenti, 785 professori e 111 genitori. Il C.O.S.C. ha inoltre partecipato a 10 convegni e seminari, raggiungendo ulteriori 223 partecipanti tra studenti, docenti e genitori.

Sul versante degli attacchi informatici, sono state registrate 15 denunce relative a diverse tipologie di minacce, tra cui DDoS, ransomware e malware, confermando la necessità di mantenere alta l'attenzione sulla sicurezza delle infrastrutture digitali del territorio trentino.

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