Valsugana / Il fatto

Paura a Tenna, ragazzi inseguiti nella notte da un’auto: «Ha tentato di speronarli»

Allarme e indagini in corso dopo l'episodio che ha coinvolto un gruppo di sette amici, alcuni a piedi e altri su un'Ape, che stavano tornando dalla baita degli alpini. Tra i coinvolti anche un minorenne che fuggendo a piedi ha riportato gravi traumi a una gamba. La mamma: «Una Bmw con gli abbaglianti ha iniziato a seguirli...»

TRENTO - Inseguiti a più riprese da un’auto, il cui conducente avrebbe tentato anche di investire alcuni di loro. Un gruppo di ragazzini residenti nella zona di Tenna, qualche settimana fa sono stati loro malgrado protagonisti e vittime di scene non troppo dissimili a quelle di Duel, il film di debutto di Steven Spielberg in cui il conducente di un misterioso camion si metteva a inseguire e perseguitare il conducente di un’auto.

Al posto del camion lungo le strade attorno a Tenna avrebbe imperversato una Bmw di colore grigio, la persona alla guida della quale avrebbe inseguito alcuni dei ragazzi a bordo di un’Ape 50 e poi altri, anche a piedi.

A segnalare il tutto, sia al sindaco del centro sul colle che domina i laghi di Caldonazzo e Levico, Marco Nicolò Perinelli, sia alle forze dell’ordine, è stata la mamma di uno dei ragazzini, che a seguito dell’incredibile e inquietante vicenda, ha riportato gravi conseguenze: reduce dalla frattura di un malleolo, nel giorno in cui è avvenuto il tutto si stava ancora spostando con le stampelle e per sfuggire all’auto misteriosa è incappato in una caduta che lo ha costretto a correre in ospedale, dove il verdetto è stato impietoso: frattura della tibia, e rottura dei legamenti, con uno strascico che lo accompagnerà per i prossimi cinque mesi.

«Mio figlio gioca a calcio, per lui è stata una batosta terribile», spiega la donna, che ancora non si capacita di quel che è accaduto: «Ormai sono passate tre settimane ma ancora non si è riusciti a capire chi e soprattutto perché abbia agito in questo modo. Erano ancora i giorni delle vacanze invernali e mio figlio e altri sei amici, tutti minorenni, avevano semplicemente deciso di raggiungere la baita degli alpini per una serata attorno a un falò. Poi avevano deciso di rincasare. Alcuni di loro con un’Ape 50 avevano accompagnato mio figlio dato che aveva le stampelle.

Rincasando questa Bmw con gli abbaglianti ha iniziato a seguire l’Ape, nonostante potesse sorpassarla e poi ha tentato di speronarla. Quando i ragazzi si sono fermati, dopo qualche istante è tornata e a quel punto mentre i ragazzi chiamavano alcuni dei genitori, il conducente ha addirittura tentato di investire alcuni di loro, tra cui mio figlio che si è messo a correre zoppicando prima di cadere. La speranza ora è che grazie alle telecamere si possa risalire ai responsabili».

Sul caso stanno indagando i carabinieri della compagnia di Borgo. Le. Po.

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