Giustizia / Lutto

La tragica morte di Sara Piffer, aperta una inchiesta per omicidio stradale dalla Procura di Trento

Il cordoglio della giunta provinciale. Proprio in questi giorni, chiesto il rinvio a giudizio per l’autista che provocò la morte di Matteo Lorenzi, atleta 17enne della società Montecorona a Civezzano

GIOVO. Dopo il gravissimo incidente di Mezzocorona, la Procura di Trento ha aperto un fascicolo per omicidio stradale e sta svolgendo gli accertamenti del caso. E in queste ore sono tanti i messaggi di cordoglio che vengono dal mondo del ciclismo. "Ciao Sara, non ci sono parole per descrivere il vuoto che ci hai lasciato. Ti abbiamo vista crescere e rimarrai sempre parte della nostra squadra. La tua grinta e la tua passione per la bicicletta ci ispireranno sempre", ha scritto la sua squadra «di casa», l’US Montecorona sui social.

 

"Esprimo a nome mio e della Giunta provinciale profondo dolore e sgomento per il tragico incidente che ha spezzato la vita della giovane promessa del ciclismo trentino Sara Piffer. Siamo vicini alla famiglia, agli amici e a tutta la comunità". Sono le parole del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, appresa la notizia della scomparsa della giovane di Giovo che ha perso la vita oggi nel corso di un allenamento su strada.

In Trentino è il secondo incidente mortale in meno di un anno che coinvolge una giovane promessa del ciclismo. Il 9 maggio scorso Matteo Lorenzi, atleta 17enne della categoria juniores anche lui della società Montecorona, associazione della Val di Cembra, è stato investito da un furgone che non aveva rispettato la precedenza, immettendosi sulla strada provinciale 83 di Civezzano, in località Sille, senza accorgersi che il ragazzo stava percorrendo proprio quella strada in bici. È di questa mattina la notizia che, chiuse le indagini preliminari, il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per il 57enne che era alla guida del furgone.

Qualche mese dopo, il 14 agosto, un grave incidente avvenuto durante una gara a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, aveva coinvolto la ciclista 19enne Alice Toniolli, originaria di Mezzocorona, che gareggiava con la Gs Topgirls Fassa Bortolo. Cadendo in bici, la giovane si era schiantata contro un muretto a bordo strada, riportando un grave trauma cranico, un trauma oculare e fratture in varie parti del corpo. Ricoverata d'urgenza all'ospedale di Treviso, Toniolli si era svegliata dopo dieci giorni dal coma farmacologico. Sul caso la Procura di Treviso aveva aperto un fascicolo, nel quale risultano indagati tre organizzatori della gara per lesioni personali gravissime.

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