Lutto / Sport

Morte di Sara Piffer, la rabbia del Comitato Trentino Fci «Necessario tutelare i ciclisti, basta parole, ora i fatti»

Il presidente Renato Beber ricorda anche la tragedia di Matteo Lorenzi, l’anno scorso, e chiede «passi concreti per la salvaguardia dei ciclisti che, sulla strada, si dedicano alla loro passione ed inseguono i loro sogni»

TRENTO. La tragedia di oggi a Mezzocorona, con la morte della giovanissima campionessa Sara Piffer, fa scattare la rabbia della Federazione ciclistica. Che commenta sui social: «Il Comitato FCI di Trento ed il ciclismo trentino sono in lutto per la scomparsa della giovane promessa cembrana Sara Piffer, travolta da un automobilista nella mattinata di oggi. 

"Con immenso dolore e sbalordimento apprendiamo la drammatica notizia di una nuova giovane vittima sulle strade trentine. Dopo Matteo Lorenzi, anche lui scomparso in un incidente stradale durante un allenamento, siamo a piangere Sara Piffer. Ci uniamo all'immenso dolore della famiglia e dei suoi cari. Non possiamo esimerci dal rivolgerci alle istituzioni: è necessario fare dei passi concreti per la salvaguardia dei ciclisti che, sulla strada, si dedicano alla loro passione ed inseguono i loro sogni. Dalle parole, dagli intenti, è necessario passare ai fatti" sono  le parole del presidente del Comitato Trentino FCI Renato Beber.

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