Tragedia / Lutto

Il dolore, il perdono: le parole del papà di Sara Piffer al funerale, e quel giuramento davanti alla figlia morta

«Avevo tanta rabbia, ma ho alzato gli occhi e ho visto Christian, che mi ha chiesto di perdonare. Sì, ho detto, promettiamo insieme, e sulla Sara, che perdoniamo!»

PREGHIERA Una folla sabato per il Rosario
L'INCIDENTE La giovane ciclista Sara Piffer travolta e uccisa mentre si allena
RABBIA La Fci: «Necessario tutelare i ciclisti, basta parole, ora i fatti»
TALENTO Una promessa, due volte campionessa trentina

PALU’ DI GIOVO. Alle esequie di Sara Piffer, la giovane ciclista uccisa venerdì mattina da un automobilista a Mezzocorona mentre si allenava, è stato il papà Lorenzo a prendere la parola a nome della famiglia, per esprimere quello che la mamma Marianna, e i fratelli Gabriele, Christian e Loris, volevano dire pubblicamente nella chiesa parrocchiale.

Ascolta tutto il discorso funebre di Lorenzo Piffer ai funerali

In chiesa le struggenti parole di Lorenzo Piffer: «Anche questa volta, Sara, hai vinto tu»

«Anche questa volta, Sara, hai vinto tu»: sono struggenti le parole pronunciate in chiesa da Lorenzo Piffer, il papà di Sara, la giovane campionessa di ciclismo morta venerdì mattina in un tragico incidente stradale mentre si allenava in bici.

Il papà ha ricordato quella terribile telefonata di Christian dal luogo della tragedia: «”Hanno investito Sara, non so cosa fare” – ha raccontato il papà – In un attimo ho preso la macchina, con la mamma, e siamo partiti verso il punto di cui mi avevi mandato la posizione. Durante il viaggio mille pensieri mi hanno attraversato la mente. Dicevo alla mamma: dammi uno schiaffo, per svegliarmi, è stato un incubo. Pensavo a te, a come stavi, pregavo. Per farmi coraggio pensavo alle tue tante cadute, anche brutte, che avevi affrontato nella tua vita, dalle quali con determinazione e grinta ti sei sempre rialzata, e ritornata più forte di prima».

In tantissimi a Palù di Giovo per l'ultimo saluto a Sara Piffer

Foto di Paolo Pedrotti

Ma poi, ha detto il papà «quando siamo arrivati, vedendoti a terra circondata dai soccorritori, ho capito che non ti saresti più rialzata. Poco dopo quando il medico mi ha comunicato che eri morta, mi è crollato il mondo addosso. Non potevo credere che la mia bambina, che avevo visto felice, non c’era più. Sono venuto lì da te, mi sono inginocchiato, ti ho accarezzata, ti ho baciata, eri ancora calda. Pensavo a tutto, non volevo più staccarmi da te. Ad un certo punto ho provato una rabbia verso chi aveva provocato tutto questo: e alzando gli occhi vedo Christian, che mi dice di perdonare, perché in quel momento quell’uomo stava soffrendo. Mi sono alzato, ho abbracciato Christian, e pensando a cosa aveva provato in quei momenti che aveva visto Sara morire fra le sue mani, mi sono commosso e gli ho detto: “Sì, promettiamo insieme, e sulla Sara, che perdoniamo!».

 

 

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