Salute / Il tema

Federazione scuole materne: «Vietati i formaggi a latte crudo»

Il richiamo ai cuochi: bisogna chiedere sempre ai fornitori che garantiscano che i prodotti (eccetto il grana) siano sempre di latte pastorizzato

EMERGENZA Mangia formaggio a latte crudo, bambino in ospedale
ALLARME Nuove norme contro le gravi infezioni da Escherichia
CASO Bimba bellunese ricoverata, ritirato formaggio a latte crudo trentino

TRENTO - «Non è consentito l'acquisto di formaggi freschi fabbricati a base di latte crudo». È quanto viene ribadito nella comunicazione, dai toni molto garbati, che Lorenza Ferrai, responsabile del Settore ricerca, formazione e servizi pedagogici della Federazione provinciale delle scuole materne, ha inviato nei giorni scorsi ai cuochi ed agli operatori d'appoggio.

La raccomandazione del divieto di introdurre formaggi a latte crudo nella dieta dei bambini è evidenziato anche nel Manuale aziendale per la sicurezza alimentare, nella parte relativa alla procedura operativa relativa all'approvvigionamento delle materie prime.

Lo stesso concetto è stato ribadito in un confronto formativo recente ed è contenuto e in una comunicazione dell'agosto 2019.

La e-mail è stata inviata alcuni giorni dopo il caso del bambino di 9 anni ricoverato al Santa Chiara per un'infezione intestinale di origine animale, che ha avuto origine dal consumo del "Puzzone", formaggio a latte crudo. Il lotto interessato era stato ritirato dal mercato.

Il bambino aveva avuto una grave forma gastroenterica, ma non si era trattato fortunatamente della Seu, la sindrome emolitico-uremica riscontrata invece lo scorso autunno ad una bimba di appena un anno che aveva mangiato il "Saporito della val di Fassa".

Di qui il richiamo della Federazione provinciale scuole materne ai cuochi affinché l'attenzione sia massima: «Vi invitiamo a chiedere sempre ai fornitori che garantiscano che i formaggi, eccetto il grana o il parmigiano, siano sempre a latte pastorizzato».

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