Orso sorpreso a rovistare tra i rifiuti di casa, la Provincia: «Fatto molto, ma non possiamo controllare tutti»
Dopo l’attacco della Lav per l’avvistamento a Lagolo, il Servizio faunistico spiega: «Già installate 8 isole ecologiche semi-interrate, altre arriveranno a breve, i cittadini collaborino»
LA SEGNALAZIONE L'orso pasteggia sotto casa
TRENTO. Non si può imputare alla Provincia il mancato rispetto, da parte di ogni singolo cittadino, delle regole basilari di corretto smaltimento dei rifiuti. In particolare, se si lascia incustodito il bidoncino dell’umido all’esterno della propria abitazione, in alcune zone del Trentino, non ci si può poi sorprendere se ad approfittarne è l’ospite meno desiderato, cioè l’orso.
È questo, in sintesi, il senso del comunicato emesso dalla Provincia autonoma di Trento in merito alla segnalazione di un orso a Lagolo, frazione del comune di Madruzzo. L’avvistamento risale al 7 gennaio scorso, e la Lav lo ha indicato come inevitabile conseguenza della «inadeguatezza della Pat nella gestione della coesistenza con gli orsi presenti sul suo territorio».
La replica del Servizio Faunistico non si è fatta attendere.
«L'animale in questione – spiegano i tecnici - ha rovistato in un bidoncino per il rifiuto umido lasciato in modo inappropriato all'esterno di un’abitazione privata: l’Amministrazione provinciale non è in tutta evidenza in grado di monitorare quotidianamente tutte le utenze private, il che rende fondamentale la collaborazione dei cittadini nel corretto smaltimento dei rifiuti. Anche nel corso dell’inverno, durante le operazioni di presidio della zona, il Corpo forestale trentino ha richiamato residenti ed ospiti a prestare la massima attenzione sulla gestione dei rifiuti nelle aree in cui i plantigradi sono presenti».
Il sistema di gestione dei rifiuti in relazione alla presenza della fauna selvatica messo in atto dalla Provincia - che lo ha avviato nel 2011 - è unico in Italia, con uno specifico Piano provinciale che prevede azioni concrete e mirate per proteggere sia la sicurezza delle persone sia quella degli animali. Ad oggi, proprio nell’ambito del Piano, nelle aree “prioritarie” della Valle dei Laghi sono state installate 8 isole ecologiche semi-interrate, alle quali se ne aggiungeranno altre 11 entro quest’anno, oltre a 5 “gusci” per cassonetti anti-orso. Per quanto riguarda infine la rimozione degli orsi pericolosi, menzionata in una nota da un'associazione animalista, le azioni adottate dall'Amministrazione provinciale non sono mai state in contrasto con le indicazioni scientifiche. Le misure messe in campo sono infatti condivise e approvate da Ispra e dai massimi esperti a livello internazionale, tra cui il Bear Specialist Group dell'IUCN, che supervisionano la gestione della specie a livello globale.