Atti / Contributi

Dalle teleferiche dei rifugi alle arnie anti-orso, al co-living in Vallarsa: le decisioni della giunta di oggi

Altri milioni per le Olimpiadi a Tesero, un nuovo nido a Terlago, lavori alle elementari di Baselga di Piné e alla materna di Mezzano

TRENTO. Numerose delibere della giunta provinciale di oggi, con interventi e stanziamenti. Ecco quali sono le novità.

Rifugi e sentieri di montagna

Per la realizzazione di interventi che interessano la rete sentieristica e i rifugi alpini, la Giunta provinciale ha stanziato 1.460.000 euro su proposta dell'assessore provinciale al turismo Roberto Failoni. Il provvedimento prevede un sostegno economico specifico per una serie di interventi, a partire dai 350mila euro per la manutenzione ordinaria dei tracciati alpini a favore della Sat: risorse destinate alla buona fruizione della rete sentieristica trentina. Interventi che si affiancano a quelli di miglioramento delle strutture che ospitano gli appassionati: il rifacimento dell’impianto fotovoltaico, oltre all’aumento della capacità idrica e al consolidamento della teleferica del rifugio “Pradidali”; la realizzazione di marciapiedi in pietra e pavimentazione in legno presso il rifugio Cima d'Asta “Ottone Brentari”; l’acquisto di arredi e attrezzature per diversi rifugi, tra cui il “Francesco Denza” e il “Sette Selle”.

Un altro intervento significativo riguarda il rifacimento della teleferica a servizio del rifugio “Tucket e Sella” e il potenziamento dell’impianto fotovoltaico e delle batterie di accumulo presso il rifugio “Ai Caduti dell’Adamello”. Inoltre, sono previsti lavori di manutenzione straordinaria per le teleferiche del rifugio “Velo della Madonna” e del rifugio Casarota “Livio Ciola”.

Vivere in Vallarsa

A partire da domani, 21 febbraio, e fino al 18 aprile 2025 è possibile presentare la domanda per partecipare al progetto “Vallarsa da Vivere” e candidarsi all’assegnazione di uno degli otto alloggi disponibili a canone agevolato. Gli alloggi, di proprietà di ITEA S.p.A., sono ubicati nelle frazioni di Parrocchia (2 alloggi) e Anghebeni (6 alloggi) e verranno locati con una riduzione del canone pari al 30-40% rispetto al valore di mercato per tutta la durata del progetto, fissata fino a fine gennaio 2035. Il progetto si rivolge a otto nuclei familiari, anche unipersonali, che intendono stabilirsi o rimanere nel Comune di Vallarsa. La selezione avverrà attraverso una graduatoria basata su criteri quantitativi e qualitativi. I punteggi quantitativi saranno assegnati in base alle caratteristiche del nucleo familiare (età del richiedente, presenza di figli a carico, anzianità di residenza nel comune di Vallarsa o in provincia di Trento, costituzione di un nuovo nucleo familiare) e sulla base di una lettera motivazionale. I punteggi qualitativi verranno invece determinati da un colloquio con un'apposita commissione.

Per tutta la durata del progetto verranno effettuate attività di monitoraggio periodico, coinvolgendo i nuclei selezionati, per verificare il rispetto degli obiettivi e valutare l'andamento dell'iniziativa. Considerata la sua valenza come modello di intervento, l'iniziativa potrebbe essere replicata in altre aree con problematiche simili, offrendo una soluzione concreta per la valorizzazione del patrimonio abitativo pubblico. Per tutte le informazioni e per la presentazione delle domande il riferimento è l’Ufficio Edilizia Abitativa Pubblica della Comunità della Vallagarina, in Via Tommaseo n. 5 a Rovereto.

Scuola materna di Mezzano

La Giunta provinciale, su proposta dell’assessore agli enti locali Giulia Zanotelli, ha approvato oggi un finanziamento di 563.507,19 euro a favore del Comune di Mezzano per l’adeguamento sismico e la messa in sicurezza della scuola materna. Il finanziamento coprirà l’85% dei costi complessivi dell’intervento e permetterà di realizzare opere di rinforzo strutturale, il miglioramento delle fondazioni e altre lavorazioni essenziali per adeguare l’edificio agli standard antisismici più elevati.

Arnie anti-.orso per gli apicoltori

Una maggiore diffusione per le Bienenhaus – parola tedesca che significa letteralmente “casa delle api”- quale strumento per la prevenzione delle predazioni da orso. Questo l’obiettivo delle nuove disposizioni attuative relative alla legge provinciale sulle “Norme per la tutela e per la promozione dell'apicoltura in Trentino”, approvate oggi dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore alle Foreste con delega ai grandi carnivori, Roberto Failoni. La principale novità riguarda la riduzione del numero minimo di arnie necessario per costruire strutture protettive per gli apiari, le cosiddette Bienenhaus, nelle aree interessate dalla presenza dell'orso bruno. Il limite di arnie per realizzare queste strutture protettive è stato abbassato da 40 a 20, una misura che risponde alle difficoltà pratiche degli apicoltori, a partire dagli hobbisti, per i quali spesso è impossibile raggiungere il numero minimo di apiari prescritto dalla norma precedente.

Il provvedimento trova applicazione in tutti i comuni del Trentino occidentale e nelle altre realtà amministrative in cui sono stati accertati danni al patrimonio apistico da parte di plantigradi, dove prima non c’erano orsi: ossia Canal San Bovo, Castello Tesino, Grigno, Imer, Ospedaletto, Predazzo, Primiero San Martino di Castrozza e Telve.

La Bienenhaus è una struttura in legno autoportante, elevata su un basamento che la solleva rispetto al livello del terreno. Questo manufatto viene utilizzato in altri Paesi europei con problematiche simili a quelle vissute in Trentino e rappresenta una valida soluzione per prevenire i danni causati dai grandi carnivori, garantendo la sicurezza degli apiari.

Un nuovo nido a Terlago

Nella seduta odierna la Giunta provinciale ha approvato, su proposta dell’assessore agli enti locali Giulia Zanotelli, l'ammissione e la concessione di un finanziamento integrativo per l'ampliamento dell'asilo e la realizzazione di un nido nel Comune di Vallelaghi, in località Terlago. Si tratta di ulteriori 273.841,98 euro, che vanno ad aggiungersi ai 1.372.750 euro già concessi dall’Amministrazione provinciale per il progetto.

Stadio del fondo di Tesero.

I soldi per le Olimpiadi ci sono sempre. In arrivo due nuovi contributi. Con due differenti delibere approvate questa mattina su proposta del Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, la giunta provinciale ha ammesso a finanziamento e concesso il contributo per l'acquisto di mezzi e accessori e quello la riqualificazione dell'edificio centro stampa: Per quanto riguarda la ristrutturazione dell'edificio adibito a sala stampa l'importo concesso è di 1 milione di euro, mentre il contributo relativo all'acquisto di mezzi a servizio del centro sportivo è di 1,5 milioni di euro (1.514.058,00). Questi due interventi rientrano tra le opere aggiuntive riguardanti il centro del fondo per le quali la Giunta provinciale ha stanziato un importo complessivo di 3,9 milioni di euro, anche al fine di dare compiuta attuazione agli interventi connessi allo svolgimento dell’evento olimpico e garantire una migliore legacy post evento. Ovvero: cosa ne faremo di queste strutture dopo che le Olimpiadi saranno finite.

Le elementari di Baselga di Piné

Con un provvedimento proposto dall'assessore provinciale agli enti locali Giulia Zanotelli, la Giunta provinciale ha ammesso a finanziamento l'intervento di "Riqualificazione energetica NZEB e consolidamento statico della scuola elementare di Baselga di Pinè (p.ed. 897 CC Baselga I)", già previsto - per la parte attinente l'aspetto di messa in sicurezza statica dell'edificio - nella programmazione provinciale relativa all'edilizia scolastica di competenza comunale approvata nel 2024. Contestualmente è stato concesso al Comune di Baselga di Piné il contributo spettante di 1.627.173,70 Euro, pari al 90% della spesa ammissibile. Il progetto presentato riguarda dunque sia la trasformazione del fabbricato in un edificio a ridotto consumo energetico NZEB (Near Zero Energy Building), la cui spesa risulta coperta dall'incentivo GSE, sia l’adeguamento statico della struttura per il quale interviene il contributo provinciale. La Giunta ha fissato inoltre il termine di avvio della procedura in due anni da oggi.

Le gare per rifare gli acquedotti con il PNRR

Il Trentino, con il suo sistema di autonomia territoriale, sta lavorando intensamente per completare le gare e i lavori di riqualificazione della rete degli acquedotti, per un totale di 19 progetti, che coinvolgono 28 tra Comuni e società pubbliche interessati e beneficiano di quasi 110 milioni di euro di finanziamento PNRR. 

Allo stato attuale l’Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti ha in gestione un valore complessivo di appalti pari a 40.197.059 euro, che comprende 8 gare già pubblicate per un 30.811.293 euro e due ulteriori gare in pubblicazione entro lunedì prossimo.

I Comuni per i quali sono già state pubblicate le gare sono Pinzolo, per un importo ammesso a finanziamento di 7.844.873,45 euro, Tione di Trento (9.082.433,80 euro di importo finanziato), Tenno (2.234.962,54 euro), Tre Ville (4.362.246,25 euro), Giustino (917.626,79 euro), Bocenago (935.463,79 euro). Vallelaghi (6.572.911,7 euro), Cavedine (5.205.075,49 euro).

A partire da lunedì, entreranno in pubblicazione i bandi per Predaia (6.725.527,10 euro) e Baselga di Pinè (5.379.323,35 euro).

Ci sono poi le gare avviate in autonomia dagli enti territoriali e i progetti già in fase di realizzazione come quello di Rovereto. Guardando al dato complessivo, il Trentino ha ottenuto un finanziamento di 109.785.565,45 euro (su un costo totale di intervento di 115.445.409,73 euro) per 19 progettualità che coinvolgono 28 tra Comuni e società pubbliche interessati. Andalo infatti è capofila di un’iniziativa che include i Comuni di Molveno, Fai della Paganella, Cavedago, Spormaggiore, San Lorenzo Dorsino, Borgo Lares, Bleggio Superiore, Fiavè e Strembo.

Qui gli importi, sempre riferiti al finanziamento ammesso: Comune di Rovereto (2.475.329,42 euro), Comune di Porte di Rendena (2.893.996,87 euro), Comune di Sella Giudicarie (5.129.162,30 euro), Comune di Valdaone (2.994.111,55 euro), Comune di Carisolo (1.758.220,44 euro), Comune di Andalo (con i Comuni di Molveno, Fai della Paganella, Cavedago, Spormaggiore, S. Lorenzo Dorsino, Borgo Lares, Bleggio Superiore, Fiavè e Strembo, con 32.572.456,33 euro), Comune di Caderzone Terme (1.846.050,31 euro), Comune di Primiero San Martino di Castrozza (5.880.358,68 euro), Comune di Ville d’Anaunia (4.975.435,29 euro).

La Comunità delle Giudicarie ha bandito e aggiudicato le gare per Porte di Rendena, Carisolo e Fiavé (che rientra nella progettualità di cui è capofila Andalo), mentre sono state bandite quelle per Caderzone, Borgo Lares, Sella Giudicarie. C’è poi Strembo che arriverà a breve. 

Per i Comuni che rimangono si sta approntando la documentazione ai fini della prossima pubblicazione dei bandi di gara.

Va infine sottolineato il supporto della società multiservizi Geas che per i Comuni di ambito sta supportando le amministrazioni in tutte le fasi della realizzazione degli interventi, dalla progettazione alla fase esecutiva.

3 milioni in più all'Opera Universitaria

La Giunta Provinciale ha assegnato le risorse per il 2025 a Opera Universitaria integrandole per una somma complessiva di oltre tre milioni di euro proposti dall’assessore allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca Achille Spinelli. Nello specifico, prosegue l’assessore, “attraverso la delibera si riservano ulteriori fondi per l’ampliamento dello studentato di San Bartolameo, con la realizzazione del Blocco G per il quale sono destinati 2.767.000,00 euro aggiuntivi”. C’è poi il tema delle borse di studio riservate a coloro che studiano fuori provincia. “In quest’ultimo caso - precisa Spinelli - abbiamo integrato il budget di 247.186,00 euro, portando la cifra totale per l’anno accademico 2024/2025 a 527.186,00 euro, in modo da poter rispondere a tutte le 105 domande risultate idonee e inserite nella graduatoria”. 

Con la delibera approvata dall’esecutivo vengono quindi assegnate ad Opera universitaria le risorse per l’attività ordinaria stanziate dal bilancio provinciale per il 2025, pari a 12.958.487,05 euro, disponendo al contempo l’integrazione delle stesse di 3.047.000,00 euro.

Per quanto riguarda alla realizzazione del Blocco G, a completamento dello studentato di San Bartolameo a Trento, le risorse aggiuntive pari a 2.767.000,00 euro portano il budget totale per l’intervento a 10.120.078,05 euro. Lo stanziamento risulta necessario per far fronte ai maggiori oneri stimati derivanti dall’incremento dei costi rispetto al Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE), attualmente in fase di aggiornamento con il supporto della “Struttura per la progettazione” dell’Agenzia del Demanio .

 

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