Politica / L’attacco

Maestri e Manica: "Vogliamo trasparenza e dati certi sulle attività del Castello del Buonconsiglio"

Piovono critiche sulla gestione. Dal "Nutella Day" alla "membership card": sotto accusa le strategie di comunicazione. I due consiglieri provinciali del Pd esprimono inoltre dubbi sull'utilizzo di personale del "Progettone" per mansioni non previste da tale tipologia contrattuale

TRENTOI consiglieri provinciali del Partito Democratico Lucia Maestri e Alessio Manica tornano ad accendere i riflettori sulla gestione del Castello del Buonconsiglio con una nuova interrogazione depositata in Consiglio provinciale. Nel mirino dei due esponenti dem è finita la gestione della storica istituzione museale trentina che nel 2024 ha celebrato il suo centesimo anniversario, con particolare attenzione all'operato dell'Ufficio Iniziative per il Pubblico, accusato di aver stravolto le strategie comunicative del museo.


L'interrogazione evidenzia come, con l'avvio della XVII Legislatura, l'immagine austera e internazionalmente riconosciuta del Castello sia stata sostituita da una comunicazione definita "più leggera e decisamente più originale", citando come esempi la promozione della "membership card" e l'organizzazione di un discutibile "Nutella Day" poi cancellato a seguito di critiche sui social.


Lucia Maestri e Alessio Manica esprimono preoccupazione per un eccesso di "leggerezza" nelle iniziative promosse, ritenendole "più calibrate su una dimensione di turismo di massa che non sulla promozione culturale". Tra queste citano la realizzazione di "cartonati con il foro per il volto" per fotografie-souvenir, balli nelle sale espositive e gadget di vario tipo.


L'atto ispettivo solleva anche questioni relative alla spesa pubblica, paventando che le uscite per tali iniziative abbiano "dimensioni ampiamente maggiori rispetto alle entrate" e risultino "prive di una reale giustificazione". Vengono inoltre sollevati dubbi sull'utilizzo di personale del "Progettone" per mansioni non previste da tale tipologia contrattuale.


Altri temi critici riguardano il ricorso sistemico a "direttori e dirigenti sostituti" invece di bandire regolari concorsi, la mancata rotazione dei dirigenti museali prevista dalla normativa e l'eccessivo ricorso ad incarichi esterni.

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