Attacco alla scuola «che fabbrica adolescenti transgender». Ianeselli duro: «Quel manifesto fa schifo»
Polemica sui manifesti in città esposti per una conferenza su un tema controverso. Il sindaco: no alla censura, ma quel messaggio è falso
TRENTO. Non solo di Cattivo gusto, ma anche, e soprattutto, falsi. I mega cartelloni apparsi in città per annunciare una conferenza su un tema controverso e dal titolo che è tutto un programma (“La fabbrica degli adolescenti transgender”), ha spinto anche il sindaco di Trento, Franco Ianeselli a prendere posizione. Per difendere la scuola, prima di tutto, che non è certo una istituzione che «produce persone transgender come fossero frankenstein».
Ecco cosa ha scritto il sindaco in un post sul suo profilo Instagram:
«Questi manifesti sono da oggi affissi in alcune zone della città. Ai cittadini, alle cittadine, alle associazioni che ci hanno scritto chiedendo una presa di posizione, voglio rispondere su due punti. Non credo nella censura e ritengo che chi, pro tempore, abbia responsabilità pubbliche, debba pensarci cento e mille volte prima di negare la possibilità di espressione. Con la stessa chiarezza, è necessario però prendere posizione sul valore e sull’appropriatezza del contenuto che veicola.
Voler suggerire che esista una normalità e che questa venga manomessa da una istituzione – la nostra scuola – che produce persone transgender come fossero frankenstein in una catena di montaggio, non è solo di cattivo gusto, è falso. Falso in ogni passaggio che descrive, fasullo in quell’unica normalità dalla quale pretende di partire, insinuante per il ruolo importante e per il lavoro complicatissimo che insegnanti e dirigenti scolastici svolgono ogni giorno, irrispettoso del delicato quanto legittimo percorso di affermazione di genere che possono affrontare gli e le adolescenti.
C’è forse un aspetto positivo nel sentire questa forte remora a non censurare un manifesto: non ne sento poi alcuna nell’esprimere fino in fondo quanto faccia schifo».