Dipendenze, in Trentino si lavora contro le nuove droghe: “C’è chi sniffa spray per pulire il computer”
Particolare attenzione è stata dedicata agli oppiodi sintetici (Fentanyl), rispetto ai quali nel 2018 è stata avviata una ricerca su matrici biologici degli utenti del SerD, in stretta collaborazione con il laboratorio tossicologico dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss)
TRENTO. Il SerD di Trento ha seguito un ragazzo che ha riportato l'inalazione dello spray per la pulizia del computer, effettuando un intervento di counselling e favorendo il ricovero presso una struttura dove operano professionisti esperti in questo settore. Lo riporta l'assessore alla salute Mario Tonina nella risposta all'interrogazione della consigliera provinciale Lucia Coppola (Avs), che chiede conto della diffusione di questo tipo di droghe tra la popolazione trentina.
L'unità operativa dipendenze ha iniziato ad occuparsi di queste nuove droghe nel 2012, quando ha avviato una collaborazione con l'Università di Hertfordshire, che dal 2021 è stata estesa anche all'Università di Trento.
Nel 2016 è stato segnalato un primo caso: una ragazza si è rivolta al servizio trentino riportando l'inalazione di uno spray per la pulizia del computer. Particolare attenzione è stata dedicata agli oppiodi sintetici (fentanyl), rispetto ai quali nel 2018 è stata avviata una ricerca su matrici biologici degli utenti del SerD, in stretta collaborazione con il laboratorio tossicologico dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss).
Una ricerca che è stata ripetuta nel 2023. Gli operatori - si legge nella risposta all'interrogazione - vengono costantemente formati. Inoltre, nel corso dell'anno scolastico 2022-2023 sono state svolte circa 850 ore di attività di prevenzione nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado.