Trento, quanto è sicura per gli universitari? Il genere fa la differenza: il report
I numeri parlano chiaro: da quanto emerge il divario, tra studenti e studentesse, nella percezione della sicurezza è significativo. Le zone "off limits" di Trento, per le ragazze, sono Santa Maria Maggiore e Torre Vanga
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TRENTO. “Minaccia i passanti brandendo un coltello”, “Una delle regioni con la più elevata incidenza di reati di violenza sessuale contro le donne”. Titoli del genere sono classici nelle prime pagine delle principali metropoli. Città da sempre percepite come “meno sicure”. Città dove lo spray al peperoncino è sempre in borsa e lo zaino va portato davanti, non sulle spalle. Eppure queste notizie arrivano dalla cronaca locale, da Trento. Quindi, quanto è sicura la città in cui viviamo?
Se a rispondere fosse la Classifica dell'Indice di criminalità più recente, del 2024 - stilata dal Sole24Ore - gli abitanti di Trento sarebbero rassicurati dal suo ottantottesimo posto in graduatoria. L’indagine descrive una città con una qualità della vita alta, servizi efficienti e un indice di criminalità relativamente basso. Il dato è ancora più incoraggiante se si considera che le province con lo stesso numero di abitanti occupano posizioni molto superiori in classifica - per approfondire si rimanda direttamente al link del report, in cui Trento risulta poco lontana dalle “Ultime 10”. Dall’altro lato, la realtà dei fatti sembra tutt’altra: zone come Piazza Dante e Santa Maria Maggiore - ma più in generale il centro città - sembrano essere protagoniste di situazioni degne di cronaca, spesso nera: risse, spaccio, aggressioni e stupri. Dovendo porre la domanda per cui Trento è tra “le più sicure”, a chi vive la città tutti i giorni, quali sarebbero le risposte?
Abbiamo intervistato brevemente degli studenti universitari, che vivono la città tutti i giorni: sono stati presi in considerazione ragazzi e ragazze del triennio - dal secondo al terzo anno - come anche iscritti alle varie magistrali disponibili - sia del primo che del secondo anno. Considerare l’effettiva sicurezza di una città passa anche dalla percezione della sicurezza di componenti significative di una platea significativa, per numeri e per impatto sulla vita locale.
Le interviste
Giulia Arduini, Sociologia, Secondo anno
1. Qual è la percezione della sicurezza che hai in città al momento?
Se dovessi dare un voto ti direi tra il 6 e il 7, ma penso che la maggior parte della mancanza di sicurezza sia data dall’essere donna. Se penso a realtà più grandi di quella di Trento, la gente è spaventata a prescindere perché succede qualcosa ogni giorno e quindi tutti hanno paura. Qui invece penso che un uomo sia molto più sicuro di una donna. Anche se ,in realtà, io spesso torno a casa a piedi da sola e vivendo a Trento sud faccio tanta strada in una zona non bellissima e lo faccio più serenamente di quanto non lo facessi dove vivo. La sento più sicura anche se di fatto probabilmente non lo è.
2. Qual era la percezione della sicurezza in città che avevi al tuo primo anno di immatricolazione?
L’anno scorso pensavo che Trento fosse la città del futuro, molto sicura, una città in cui non succede nulla di pericoloso e in realtà non so perché avessi questa idea. Ovviamente essendo in una città nuova i miei genitori mi raccomandavano di essere cauta, ma io avrei fatto qualsiasi cosa in totale serenità. Ero molto più tranquilla rispetto ad adesso: paradossalmente ora faccio più cose perché la conosco meglio, ma sono più conscia del pericolo.
3. Quali sono, se ci sono, i fattori che ti hanno fatto cambiare idea?
Probabilmente sono legati alla mia esperienza personale: due miei amici sono stati aggrediti e minacciati dopo una festa universitaria alle Albere. E invece un altro mio amico è stato fermato da un ragazzo che voleva derubarlo in Piazza Duomo. In questo caso non mi spavento in quanto donna, ma in quanto persona in generale. Poi quest’anno vivo molto di più a Trento quindi conosco meglio varie zone. Per fare un esempio, io lavoro vicino Santa Maria Maggiore e quando passo noto tanti sguardi viscidi che non mi fanno sentire sicura.
4. Come valuteresti da 1 a 5 la sicurezza delle seguenti zone: Portela, San Martino, Duomo e dintorni, Santa Maria Maggiore, Piedicastello, Albere, Torre Vanga-Via Manci?
- Portela: 2/5
- San Martino: 3/5
- Duomo: 3/5
- Piedicastello: 4/5
- Albere: 3/5
- Torre vanga-via Manci: 1/5
- Santa Maria maggiore: 1/5
Federico Cargnoni, Studi internazionali, Secondo anno
1. Qual è la percezione della sicurezza che hai in città al momento?
Io ho la percezione che Trento sia una città estremamente sicura: non mi è mai capitato di vedere o di subire nessuna forma di violenza e le forze dell’ordine sono molto presenti sul territorio, soprattutto in zone a rischio come Piazza Dante. Anche perché poi ti capita di camminare la notte ed effettivamente non incontri nessuno, quindi io la vedo come una delle città più sicure in cui sia mai stato.
2. Qual era la percezione della sicurezza in città che avevi al tuo primo anno di immatricolazione?
Forse è andata addirittura migliorando: inizialmente l’ho percepita come una città molto sicura, una città in cui non ci sono grosse problematiche relative alla criminalità, ma che potesse comunque avere dei rischi o delle zone poco sicure. Poi vivendola meglio e girando anche in varie zone che non hanno una buona nomea devo dire che di rischi ce ne sono davvero pochi.
3. Quali sono, se ci sono, i fattori che ti hanno fatto cambiare idea?
Mi viene in mente solo il fatto di vivere la città: conoscendola, comprendendo le dinamiche e esplorando diversi posti, secondo me si capisce quanto in realtà sia sicura. Al di fuori di questo non mi viene in mente altro.
4. Come valuteresti da 1 a 5 la sicurezza delle seguenti zone: Portela, San Martino, Duomo e dintorni, Santa Maria Maggiore, Piedicastello, Albere, Torre Vanga-Via Manci?
- Portela: 4/5
- San Martino: 4/5
- Duomo: 5/5
- Piedicastello 5/5
- Albere: 5/5
- Torre vanga-via Manci: 4/5
- Santa Maria maggiore: 5/5
- Torre vanga: 4/5
Valentina Calore, Giurisprudenza, Secondo anno
1. Qual è la percezione della sicurezza che hai in città al momento?
Penso che Trento rimanga una città molto sicura, in cui si gira tranquillamente, almeno dalla mia esperienza. Anche in quanto donna non mi sento così in pericolo, salvo rari casi.
2. Qual era la percezione della sicurezza in città che avevi al tuo primo anno di immatricolazione?
Rispetto all’anno scorso ho notato però una diminuzione della sicurezza, soprattutto in alcune zone. Il centro e la zona vicino al tribunale rimangono molto sicure, ma se si va verso zone più isolate, come la stazione o piedicastello, soprattutto col buio ci si inizia a sentire meno sicuri. Durante il giorno le situazioni di pericolo sono davvero poche, se non inesistenti, invece durante la notte c’è da stare un po’ più attenti.
3. Quali sono, se ci sono, i fattori che ti hanno fatto cambiare idea?
Per quanto riguarda i fattori che mi hanno fatto cambiare idea sono più che altro esperienze mie o di altre persone: a volte capita di incontrare per strada soggetti un po’ molesti. Soprattutto in zona albere non mi sentivo molto tranquilla a camminare di sera tra la fine dell’anno scorso e l’inizio di quest’anno.
4. Come valuteresti da 1 a 5 la sicurezza delle seguenti zone: Portela, San Martino, Duomo e dintorni, Santa Maria Maggiore, Piedicastello, Albere, Torre Vanga-Via Manci?
- Portela: 3/5
- Duomo: 4/5
- San Martino: 3/5
- Piedicastello: 3/5
- Albere: 3/5
- Torre Vanga-via Manci: 2/5
- Santa Maria maggiore: 2/5
Sara Zago, Studi Internazionali, Terzo anno
1. Qual è la percezione della sicurezza che hai in città al momento?
Ho vissuto a Trento un anno e poi sono andata in Erasmus, quindi non so se sia cambiato molto in questi mesi. Al momento devo dire che non ho mai vissuto episodi spiacevoli. Poi è anche vero che frequento zone molto sicure e sorvegliate come quella universitaria o quella delle Albere.. Nonostante ciò mi rendo conto che essendo donna sono più vulnerabile, quindi soprattutto la sera lo spray al peperoncino me lo porto sempre dietro.
2. Qual era la percezione della sicurezza in città che avevi al tuo primo anno di immatricolazione?
Mi sono sempre trovata abbastanza al sicuro sia camminando per strada, sia sui mezzi pubblici, quindi la mia opinione non è molto cambiata.
3. Quali sono, se ci sono, i fattori che ti hanno fatto cambiare idea?
Non me ne vengono in mente al momento, anche se ammetto di aver vissuto poco tempo a Trento. In generale ci sono ovviamente zone che evito perché hanno la nomea di non essere ben frequentate, per evitare brutte situazioni. Il fatto che non sia una città molto viva fa sì che io non esca molto la sera, se non di mercoledì e che comunque tenda a rimanere su strade molto frequentate o a tornare a casa con qualcuno e non da sola.
4. Come valuteresti da 1 a 5 la sicurezza delle seguenti zone: Portela, San Martino, Duomo e dintorni, Santa Maria Maggiore, Piedicastello, Albere, Torre Vanga-Via Manci?
- Portela: 1/5 San Martino: 3/5
- San Martino: 3/5
- Duomo 5/5
- Albere: 5/5
- Torre Vanga- Via Manci: 1/5
- Santa Maria maggiore: 3/5
Serena Bonalanza, CEILS, Terzo anno
1. Qual è la percezione della sicurezza che hai in città al momento?
La mia percezione della sicurezza al momento purtroppo è abbastanza bassa perché ho vissuto e mi sono state raccontate esperienze non piacevoli, anche durante il giorno e in luoghi non così isolati. Io non torno mai a casa la sera se non mi accompagnano, anche perché abito in una zona non centrale. Mi è capitato che io o persone che conosco siano state seguite, mia zia è anche stata minacciata con un coltello una volta. Infatti da quel momento non giro mai senza lo spray al peperoncino in borsa.
2. Qual era la percezione della sicurezza in città che avevi al tuo primo anno di immatricolazione?
La mia percezione quando sono arrivata era più alta, forse anche per l’entusiasmo di essere appena arrivati. Poi io vengo anche da una città più piccola in cui mi sento molto sicura quindi c’era anche una dose di incoscienza nel fare le cose. D’altra parte mi rendo conto che tanti miei amici concordano sul fatto che Trento stia degenerando e che di situazioni non piacevoli ce ne sono.
3. Quali sono, se ci sono, i fattori che ti hanno fatto cambiare idea?
I fattori che mi hanno fatto cambiare idea sono più che altro i racconti che ho sentito, notizie sui giornali o anche su pagine Instagram. Poi io in prima persona ho avuto esperienze non piacevoli tornando verso casa.
4. Come valuteresti da 1 a 5 la sicurezza delle seguenti zone: Portela, San Martino, Duomo e dintorni, Santa Maria Maggiore, Piedicastello, Albere, Torre Vanga-Via Manci?
- Portela: 1/5
- San Martino: 4/5
- Duomo: 4/5
- Piedicastello: 3/5
- Albere: 3/5
- Torre vanga-via Manci: 1/5
- Santa Maria Maggiore: 1/5
Federica Siena, MEISS, Primo anno
1. Qual è la percezione della sicurezza che hai in città al momento?
Molto buona.
2. Qual era la percezione della sicurezza in città che avevi al tuo primo anno di immatricolazione?
Ottima
3. Quali fattori, se presenti, ti hanno fatto cambiare idea?
Episodi sporadici di criminalità o cat calling.
4. Come valuteresti da 1 a 5 la sicurezza delle seguenti zone: Portela, San Martino, Duomo e dintorni, Santa Maria Maggiore, Piedicastello, Albere, Torre Vanga-Via Manci?
- Portela: 3/5
- San Martino: 4/5
- Duomo e dintorni: 4/5
- Piedicastello: 4/5 Santa Maria maggiore: 2/5
- Le Albere: 4/5
- Torre Vanga-via Manci 2/5
- Santa Maria maggiore: 2/5
Alessandra Carpenè, MISS, Primo anno
1. Qual è la percezione della sicurezza che hai in città al momento?
Mi sento sicura nella maggior parte delle situazioni, tranne in certe zone, in cui a prescindere dall’ora del giorno, evito proprio di passare perché, oltre a esser non ben frequentate, sono anche poco controllate. Mi riferisco soprattutto a zona Santa Maria Maggiore e Torre Vanga.
2. Qual era la percezione della sicurezza in città che avevi al tuo primo anno di immatricolazione?
Mi sentivo ugualmente sicura nella maggior parte della città; in questi anni ho sempre vissuto in una zona tranquilla, residenziale, e per questo non ho mai avuto grandi problemi anche se dovevo tornare a casa da sola tardi. In questo mi sono sempre sentita tranquilla, ma se abitassi in un’altra zona, il discorso cambierebbe completamente.
3. Quali fattori, se presenti, ti hanno fatto cambiare idea?
Come dicevo io non ho vissuto particolari cambiamenti, ma questa è stata la mia esperienza. In ogni caso, direi che comunque il mio senso di insicurezza questi ultimi due anni è un po’ aumentato rispetto all’inizio, non tanto per esperienze personali, quanto più per brutti episodi capitati ad amici e conoscenti (non esclusivamente a ragazze). Se posso infatti, cerco di essere sempre in compagnia.
4. Come valuteresti da 1 a 5 la sicurezza delle seguenti zone: Portela, San Martino, Duomo e dintorni, Santa Maria Maggiore, Piedicastello, Albere, Torre Vanga-Via Manci?
- Portela 2/5
- San Martino 5/5
- Duomo 4/5
- Piedicastello 3/5
- Le Albere 4/5
- Torre Vanga-Via Manci 1/5
- Santa Maria maggiore ⅖
Jacopo Isetti, EIT digital AUSIR, Primo anno
1. Qual è la percezione della sicurezza che hai in città al momento?
Attualmente la mia percezione della sicurezza nella città di Trento, basandomi sulla mia esperienza personale, é pressoché ottima direi. In 5 anni che vivo qua non ho mai vissuto, neanche lontanamente, nessuna esperienza che potesse farmi dubitare del livello di sicurezza, né tantomeno ho ricevuto racconti da amici diversi dalla mia esperienza. Personalmente non ho mai avuto la sensazione che fosse meglio evitare alcune zone della città o alcuni orari della giornata per spostarmi, anche durante notte inoltrata.
2. Qual era la percezione della sicurezza in città che avevi al tuo primo anno di immatricolazione?
Al mio primo anno di immatricolazione direi che avevo praticamente la stessa percezione che ho ora della sicurezza a Trento (per completezza però c’è anche da notare che purtroppo era anche il periodo del Covid), che poi fortunatamente si é confermata corretta nel tempo.
3. Quali fattori, se presenti, ti hanno fatto cambiare idea?
Per fortuna non ci sono stati fattori che mi hanno fatto cambiare idea, anzi, come detto prima, si é consolidata l’idea che avevo sia prima di trasferirmi, che durante il mio primo anno di permanenza a Trento come studente.
4. Come valuteresti da 1 a 5 la sicurezza delle seguenti zone: Portela, San Martino, Duomo e dintorni, Santa Maria Maggiore, Piedicastello, Albere, Torre Vanga-Via Manci?
- Portela 3/5
- San Martino 5/5
- Duomo e dintorni 5/5
- Piedicastello 5/5
- Le Albere 4/5
- Torre Vanga-Via Manci 3/5
- Santa Maria maggiore 3/5
Andrea Vabba, 23 anni, Management, Secondo anno
1. Qual è la percezione della sicurezza che hai in città al momento?
La percezione è quella di una città tutto sommato sicura, con alcuni episodi di violenza di cui sono venuto a conoscenza tramite la cronaca locale o racconti personali. Discorso diverso per le zone di spaccio, che risultano evidentemente sotto gli occhi di tutti.
2. Qual era la percezione della sicurezza in città che avevi al tuo primo anno di immatricolazione?
Ho iniziato il mio percorso universitario nel 2020, un periodo in cui la percezione della sicurezza in città era abbastanza elevata, probabilmente anche a causa delle restrizioni legate al Covid (ad esempio coprifuoco). Nei primi anni ricordo, comunque, una forte presenza di studenti in centro, soprattutto nella zona del Duomo e dintorni, il che contribuiva a una maggiore sensazione di sicurezza, specialmente nelle ore serali.
3. Quali fattori, se presenti, ti hanno fatto cambiare idea?
Credo che la mia percezione sia cambiata man mano che ho vissuto di più la città. Come dicevo, durante la pandemia le restrizioni e la massiccia presenza delle forze dell’ordine contribuivano a trasmettere un maggiore senso di sicurezza. Tuttavia, non escludo – anzi, sottolineo – che la situazione oggettiva sia rimasta simile al passato. Piuttosto, conoscendo meglio la città, ne ho notato maggiormente anche gli aspetti negativi.
4. Come valuteresti da 1 a 5 la sicurezza delle seguenti zone: Portela, San Martino, Duomo e dintorni, Santa Maria Maggiore, Piedicastello, Albere, Torre Vanga-Via Manci?
- Portela 2/5
- San Martino 4/5
- Duomo 4/5
- Piedicastello 3/5
- Le Albere 5/5
- Torre Vanga-Via Manci 4/5
- Santa Maria maggiore 2/5
Luca Perbellini, Sociology and Social Research, Secondo anno
1. Qual è la percezione della sicurezza che hai in città al momento?
Premetto di parlare da una posizione privilegiata, dato che gli spazi urbani sono stati storicamente progettati seguendo modelli maschili, spesso legati a un ideale astratto di efficienza. Tale imposizione ha reso le città meno accessibili (e sicure) per chiunque non rientri in questi schemi, di fatto limitando la vivibilità di spazi che dovrebbero essere condivisi. Trento, purtroppo, non è un’eccezione alla regola.
Al momento, credo che il controllo sulle aree più frequentate sia eccessivo, come dimostra il sistema di videosorveglianza quasi orwelliano di Piazza Duomo. Paradossalmente, però, è nelle zone più nascoste che il rischio di diventare ‘visibili’ – e quindi vulnerabili – aumenta. Penso, ad esempio, al vicolo che collega via Belenzani a via delle Orfane: io stesso non mi sento del tutto a mio agio nell’attraversarlo da solo.
2. Qual era la percezione della sicurezza in città che avevi al tuo primo anno di immatricolazione?
Al mio primo anno di università, le restrizioni legate al coronavirus erano ancora in vigore. C’era il coprifuoco e non si rimaneva fuori fino a tardi. Anche in quel periodo notavo un’attenzione particolare verso alcune aree della città, come Santa Maria Maddalena. Con il graduale ritorno alla ‘normalità’, si è consolidata una politica della sicurezza sempre più localizzata e talvolta invasiva, culminata con l’installazione delle telecamere microfonate di cui parlavo prima. La mia sensazione è che le criticità delle zone più nascoste, dove il disagio è maggiore, rimangano ignorate, come se quei luoghi non esistessero.
3. Quali fattori, se presenti, ti hanno fatto cambiare idea?
Si veda domanda 2.
4. Come valuteresti da 1 a 5 la sicurezza delle seguenti zone: Portela, San Martino, Duomo e dintorni, Santa Maria Maggiore, Piedicastello, Albere, Torre Vanga-Via Manci?
- Portela 2/5
- San Martino 4/5
- Duomo 4/5
- Piedicastello 3/5
- Le Albere 3/5
- Torre Vanga-Via Manci 3/5
- Santa Maria Maggiore 2/5
Michele Minniti, Artificial Intelligence Systems, Secondo anno
1. Qual è la percezione della sicurezza che hai in città al momento?
La mia percezione di sicurezza, da ragazzo, non mi ha mai portato a temere per la mia incolumità, anche quando vado in giro da solo la sera e incrocio altri gruppi di persone. Ciononostante, mi sembra di voler scegliere più frequentemente quale strada percorrere dopo una certa ora.
2. Qual era la percezione della sicurezza in città che avevi al tuo primo anno di immatricolazione?
Nel mio primo anno di Università ammetto di non essermi mai sentito preoccupato nel girare da solo. Ricordo perfettamente come, spesso e volentieri, percorressi aree che oggi invece considero da evitare.
3. Quali fattori, se presenti, ti hanno fatto cambiare idea?
Sicuramente la presenza di meno persone in giro. Nei miei primi anni di università, per quanto Trento non sia mai stata una città eccessivamente vivace, non era difficile trovare locali pieni praticamente ogni giorno della settimana. Oggi, specialmente dopo i regolamenti anti movida, ho la sensazione che, oltre mercoledì ed il weekend, sia molto più raro trovare gente che cammina per strada o si ferma in prossimità dei locali. Le strade che una volta erano piene di studenti e studentesse oggi sono vuote, e questo le fa percepire, secondo me, meno sicure.
4. Come valuteresti da 1 a 5 la sicurezza delle seguenti zone: Portela, San Martino, Duomo e dintorni, Santa Maria Maggiore, Piedicastello, Albere, Torre Vanga-Via Manci?
- Portela 1/5
- San Martino 5/5
- Duomo e dintorni 4/5
- Piedicastello 4/5
- Le Albere 3/5
- Torre Vanga-Via Manci 4/5
- Santa Maria maggiore 2/5
I risultati
Per quanto il campione sia minimo, soprattutto se consideriamo la quantità di studenti iscritti all’Università degli Studi di Trento, la differenziazione nell’anno di frequenza, nell’età e nel genere, potrebbe offrire un ottimo spaccato sulle varie posizioni a riguardo. Di seguito le medie delle zone prese in oggetto, le più “gettonate” tra gli studenti, facendo riferimento al centro di Trento - tra parentesi la divisione tra le medie di studentesse (F) e studenti (M).
Portela 2,18/5
(F 2/5 ; M 2,,4/5 )
San Martino 4/4
(F 3,67 ; M 4,4)
Duomo e dintorni 4,18/5
(F 4 ; M 4,4)
Santa Maria Maggiore 2,27/5 (F 1,83 ; M 2,8)
Piedicastello 3,64/5
(F 3,33 ; M 4)
Le Albere 3,82/5
(F 3,67 ; M 4)
Torre Vanga-Via Manci 2,36/5
(F 1,3 M 3,6)
Il Bilancio
Nelle “peggiori” - quindi percepite come le aree “meno sicure” - troviamo: Portela (2,18), Santa Maria Maggiore (2,27) e Torre Vanga-Via Manci (2,36). Al contrario, nelle “migliori”, abbiamo: Duomo (4,18), San Martino (4) e le Albere (3,82). Salta subito all’occhio, nel tirare le somme, quello che è il divario, sia medio che nel singolo, tra le statistiche di uomini e donne: Torre Vanga-Via Manci ha una valutazione di 1,33 al femminile, contro il 3,6 maschile - il salto è di 2,2 punti circa, la metà del “massimo” nella scala considerata. Più allineata la Portela (per gli uomini un +0,4), ma ancora tanta differenza per Santa Maria Maggiore (0,97 di distanza). Sicuramente gioca l’esperienza nella città, sottolineata dagli intervistati, che rende più consapevole il modo di vivere gli ambienti, rendendoli - per quella che è una condizione individuale - più “sicuri”, ma possiamo dirlo con certezza: Trento non è ancora una città “per studentesse”. Rende bene l’idea un paragone statistico: la sicurezza della parte femminile a San Martino (3,67 ) è quella maschile a Torre Vanga, descritta dalle ragazze, numericamente, come la peggiore (1,2).
(Foto Provincia dI Trento)