Comunali, un cittadino chiede al Tar di sospendere la riduzione al 40% del quorum
In Trentino sono 84 i Comuni che hanno un'unica lista: le norme varate alla fine del 2024 per questa fattispecie hanno ritoccato, per la sola tornata del prossimo 4 maggio, la soglia precedente (50%) per la validità della consultazione nei comuni fino a 5 mila abitanti
TRENTO - Un cittadino residente a Denno ha presentato ricorso al Tar di Trento chiedendo l'annullamento del decreto del presidente della Regione del 19 dicembre 2024 e della legge regionale 2 del 2024 in merito alla fissazione del quorum del 40% (anziché il 50%) nei Comuni fino a 5mila abitanti in presenza di una sola lista, ma solo per le elezioni amministrative del 4 maggio 2025.
In Trentino sono 84 i Comuni che hanno un'unica lista. Ivan Arnoldi, questo il nome del ricorrente, spiega che ha avuto conoscenza del decreto 21 del 2024 solamente lo scorso 6 marzo, con l'affissione all'Albo pretorio del Comune di Denno, proprio in quel giorno, del manifesto di convocazione dei comizi elettorali.
«Tale disposizione normativa, dichiaratamente eccezionale, selettiva e strumentale - spiega il cittadino - pregiudica gravemente la legittimità democratica del procedimento elettorale del 4 maggio 2025, violando i princìpi costituzionali e norme di rango superiore».
Il ricorso si fonda - ad avviso di Arnoldi, che si è rivolto al Tar senza l'ausilio di un avvocato - sulla presunta violazione degli articoli costituzionali che tutelano la sovranità popolare, la libertà e parità di voto, il pari diritto di accedere alle cariche elettive, nonché il principio di eguaglianza.
«La norma - sostiene il ricorrente - introduce un'irragionevole, arbitraria ed illogica disparità di trattamento tra gli elettori del 2025 (quorum 40%), gli elettori degli altri anni, passati e futuri (quorum del 50%), gli elettori dei Comuni sopra i 5mila abitanti (quorum pieno del 50%). Tale discriminazione non è giustificata da alcun interesse pubblico oggettivo, ma appare chiaramente finalizzata ad agevolare la validità del voto in Comuni dove esiste una sola lista e con meno di 5mila abitanti (caso esattamente coincidente con quello del Comune di Denno)».
Il ricorso, che si sviluppa in 21 pagine, è stato mandato via pec al Tar e risulta protocollato.
Non è ancora stata fissata la data dell'udienza, quando manca poco più di un mese sul calendario (molto meno per quanto riguarda i giorni lavorativi) al via alle operazioni di voto.Il ricorrente chiede dunque al Tar di annullare il decreto 21 del 2024, nella parte in cui applica il quorum del 40%, di sospendere lo svolgimento delle elezioni comunali del prossimo maggio nel Comune di Denno o sospendere l'efficacia del quorum ridotto, nonché chiede di sollevare la questione di legittimità costituzionale presso la Consulta in merito all'articolo 1 della legge regionale 2 del 2024.